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Conte: “Viviamo un sogno”. L’appello del Ct ai tifosi: “Venite allo stadio in maglia azzurra”

venerdì 17 giugno 2016

Conte: “Viviamo un sogno”. L’appello del Ct ai tifosi: “Venite allo stadio in maglia azzurra”

Il primo obiettivo è stato centrato. Il successo con la Svezia vale il passaggio del turno e Antonio Conte potrebbe avere già domani anche la certezza del primato del girone: “La qualificazione ci rende orgogliosi – esordisce nel dopo partita il Commissario Tecnico – e adesso stiamo vivendo un sogno. Abbiamo preso una traversa, fatto gol, e avremmo potuto raddoppiare. Ho visto un po'  d'ansia e nervosismo nei ragazzi, soprattutto nel primo tempo abbiamo sbagliato troppo. Oggi sono stati bravi a soffrire, tenere botta e far male quando ne abbiamo avuto la possibilità".

Al triplice fischio finale Conte ha ricevuto i complimenti del presidente federale Tavecchio, che gli ha attribuito anche il merito di aver sempre puntato su Eder: “Nella terza partita – preannuncia il Ct -  darò spazio a ragazzi che meritano di giocare, sono encomiabili a livello di sacrificio. L'obiettivo è arrivare dove meritiamo, senza se e senza ma”.

Onore delle armi alla Svezia, che ha giocato una gara accorta e ordinata pur senza rendersi quasi mai pericolosa: “E' stata una partita dura – ammette Conte - sicuramente nel primo tempo abbiamo fatto più fatica e loro erano bravi comunque ad arrivare prima di noi sulla palla. Ma non abbiamo concesso praticamente niente, sia nel primo che nel secondo tempo".

Dopo aver ricordato Vincenzo Matarrese, suo ex presidente ai tempi del Bari, il Ct ha rivolto un appello ai tifosi italiani: “Vestitevi con la maglia azzurra, è un segno forte di identità. Allo stadio c'erano 9mila tifosi, ma si vedevano solo i colori svedesi”.

Il gol decisivo lo ha messo a segno Eder, al suo terzo centro con la maglia della Nazionale. Una rete simile a quella realizzata da Roberto Baggio contro la Bulgaria a Usa ’94, un mix di grande tecnica e caparbietà: “Il calcio è così – dichiara a fine partita l’attaccante dell’Inter, premiato come ‘Man of the match’ – in un anno possono capitare belle cose e momenti difficili, poi arrivano anche queste gioie. In questi Europei non ci sono partite facili, la Svezia è una squadra tosta. Noi ci abbiamo creduto tanto, fino alla fine.  La nostra forza è il gruppo, tutti hanno festeggiato con noi e questa è la cosa più bella”.

A dare il pallone decisivo a Eder è stato Simone Zaza, che ha festeggiato l’esordio all’Europeo nel migliore dei modi: “Mi sono buttato su quel pallone perché  Chiellini dice che sa fare gli assist con le mani – racconta – poi è stato bravissimo Eder a smarcarsi e a fare quel tiro. Sono contento a livello personale di aver dato una mano alla squadra e soprattutto di aver esordito in questo Europeo”.

Pochi minuti prima del gol vittoria di Eder, era stato Marco Parolo ad andare ad un passo dalla rete del vantaggio: “Peccato per la traversa – ammette il centrocampista della Lazio - ci avevo creduto, ma l'importante era vincere. Il caldo all'inizio ci ha un po' penalizzato, nel primo tempo la Svezia ci ha pressato e ha chiuso gli spazi. Ma poi abbiamo cambiato ritmo e fatto un' ottima partita”. A dare la scossa all’intervallo ci ha pensato Antonio Conte: “Il mister alla fine del primo tempo ci ha detto che non stavamo facendo quello che avevamo provato, ma poi abbiamo preso le misure e alla fine abbiamo meritato il successo. La Svezia ci ha lasciato più spazi, è calata di intensità, noi abbiamo continuato a martellare fino a trovare il gran gol di Eder. Adesso andiamo avanti per la nostra strada”.

C’è anche la firma di Giorgio Chiellini sul successo dell’Italia. Sempre puntuale in marcatura su Ibrahimovic, con una lunga rimessa laterale ha dato il via all’azione del gol: “In realtà – sottolinea il difensore bianconero - il merito è di Zaza ed Eder, che ci hanno messo le loro qualità. Sono contento che Eder si sia preso questo momento di gloria. Tanti italiani fanno un po' fatica ad accettare gli oriundi, ho sentito anche cose brutte ma loro danno sempre il massimo e meritano rispetto". Se Ibrahimovic non ha giocato nessun brutto scherzo all’Italia il merito è della difesa azzurra: “Lui è uno dei più forti al mondo, senza Messi e Ronaldo tutti quei Palloni d'oro li avrebbe vinti lui. Oggi però siamo stati tutti bravi a contenerlo".