Conte: “Non sono deluso, guardiamo avanti. Queste partite aiutano a crescere”
martedì 16 giugno 2015
“Queste partite sono importanti perché aiutano a crescere e a capire tante cose. Non sono rammaricato e non sono deluso per niente": commenta così, Antonio Conte, la sconfitta contro il Portogallo, la prima da quando siede sulla panchina dell’Italia. Il cittì vede il bicchiere mezzo pieno: “Un passo indietro? Non penso a queste cose. Penso – continua Conte - solo a far fare esperienza a questi ragazzi che hanno giocato poche volte in azzurro e in campo internazionale. L' importante è proseguire lungo il nostro cammino: anche le sconfitte a volte sono salutari”-
Ripete, come tante volte in precedenza, che “c’è molto da lavorare” e non sembra preoccupato per l’occasione persa di presentarsi testa di serie al sorteggio di luglio:"Il ranking preoccupa? Non son come mai l' Italia sia dietro a certe Nazionali: evidentemente c'è stato un cammino precedente che ha portato a questo. Io guardo invece al presente e al futuro. Abbiamo lavorato tanto in questo mio primo anno da ct ma c'è ancora tanto da lavorare. Abbiamo cambiato molte cose e molti elementi nel gruppo azzurro: dobbiamo e vogliamo ancora migliorare”.
Poi ammette: “Certo, dispiace perdere, ma certe sconfitte fanno parte del processo formativo. Non dico che questa sconfitta ci può stare, ma era l’ultima gara e molti giocatori ci sono arrivati con tante partite nelle gambe. Sarei più preoccupato se avessimo creato solo un’occasione a partita, invece anche stasera ce ne sono state diverse, dobbiamo imparare a sfruttarle, bisogna essere più cinici. Certi episodi possono cambiare una gara, prendete per esempio il palo colpito da Bonucci…”
Ha già il pensiero al futuro, Conte: “Spero di completare il percorso delle qualificazioni con il pass per l’Europeo: saranno importanti le gare che ci aspettano a settembre con Malta e Bulgaria per le quali ci prepareremo come abbiamo fatto fino ad oggi, lavorando sodo sul campo. Poi dovremo anche cercare nuovi calciatori e trovare il vestito migliore per questa squadra”.
Un po’ di rammarico nelle parole di Manolo Gabbiadini: “Se avessimo giocato come abbiamo fatto negli ultimi minuti, magari portavamo a casa la vittoria. E' vero che contava per il ranking, ma queste partite servono per fare esperienza". Sull’occasione avuta in finale di gara: "Ero spalle alla porta, forse potevo angolare di più – sottolinea l’attaccante azzurro - non é andata bene. C'é tanta determinazione, c'é
un bel gruppo, siamo forti, ma ci vuole esperienza. Italia povera di talenti? Lo dice chi sta fuori, noi da dentro conosciamo il nostro valore".
A Ginevra, in tribuna, accanto al presidente della FIGC Carlo Tavecchio, c’erano anche il presidente della UEFA Michel Platini e il segretario generale Gianni Infantino. Platini, che di talenti e bel gioco se ne intende, ha fatto i complimenti a Pirlo: “Quando ha il pallone trai piedi, è un piacere vederlo”.
Festa a metà per l’esordiente Nicola Sansone: “Sono contento per il debutto, peccato per la sconfitta. Dovevamo vincere, volevamo vincere ma purtroppo non ci siamo riusciti. Non penso che il Portogallo sia superiore a noi. Dispiace per il ranking, ma dobbiamo pensare a qualificarci per l’Europeo, siamo forti e sono sicuro che raggiungeremo questo obiettivo”.