Conte: “Da sempre gli oriundi in azzurro, penso solo a convocare i giocatori migliori”
lunedì 23 marzo 2015
La maglia azzurra la indossa chi la merita e poco importa se sia oriundo o meno: è questo il concetto ribadito in conferenza stampa da Antonio Conte, che ha risposto alle domande dei cronisti in merito alle chiamate di Eder e Vazquez, gli attaccanti di Sampdoria e Palermo che con il centrocampista dell’Empoli Mirko Valdifiori hanno varcato per la prima volta il cancello di Coverciano. "In Nazionale devono arrivare i migliori giocatori in assoluto. Non sono il primo e non sarò neanche l'ultimo a convocare gli ‘oriundi’ – ha spiegato il Ct - penso che in passato abbiano fatto parte della Nazionale calciatori come Camoranesi, che è diventato campione del Mondo, ma penso anche a Thiago Motta, Paletta, Ledesma, Romulo ed Amauri. All’ultimo Mondiale, su 736 giocatori 83 erano oriundi. Queste sono le regole, questo è il calcio. Si può sempre creare della polemica o meno, rispetto qualsiasi opinione, ma non ho fatto niente di strano rispetto al passato. Vazquez (Conte lo considera una punta) ed Eder li avrei visti volentieri un mese fa se ci fosse stata l'opportunità di fare gli stage. Ho deciso di premiare questi due calciatori, che hanno la cittadinanza italiana e che a tutti gli effetti possono essere convocati, ora li valuterò e deciderò se meritano la maglia azzurra”.
Felice per il recupero di Barzagli (“ho sempre pensato sia uno dei difensori italiani più forti”) e curioso di vedere all’opera Valdifiori (“ha fatto una lunga gavetta e ha meritato la convocazione. Mi piaceva quando giocava in Serie B, si è confermato in Serie A e voglio vedere come si confronta con questo tipo di pressioni”), il Commissario Tecnico azzurro ha deciso di dare una nuova opportunità anche ad Alessio Cerci: “Ha caratteristiche che non hanno in tanti, è bravo nell’uno contro uno e a creare superiorità numerica. Sta giocando poco, ma credo nelle sue qualità. L’ultima volta in Nazionale ha fatto molto bene e per questo è tornato”.
Contro Bulgaria e Inghilterra Conte non avrà a disposizione Andrea Pirlo e Daniele De Rossi, due assenze pesanti che però consentiranno di vedere il livello di maturità raggiunto da Marco Verratti: “Parliamo di due giocatori forti, che possono ancora dare tanto alla Nazionale, ma elementi come Verratti avranno la possibilità di prendere le redini del centrocampo. E’ giunto il momento di scoprire le carte, di vedere che tipo di situazioni si possono aprire all’orizzonte”.
Dopo quattro mesi Conte tornerà a dirigere un allenamento (“non sono mai rimasto fermo, ho approfittato di questo periodo anche per vedere come si allenano alcune squadre straniere”), ma resta il rammarico per non aver potuto contare su uno stage che avrebbe permesso di testare altri giocatori: “Mi sarebbe piaciuto poter vedere tanti altri ragazzi, come ad esempio Sansone del Sassuolo. E ho preferito lasciarne altri all’Under 21, perché è giusto che si possano preparare nel migliore dei modi per la Fase Finale dell’Europeo”.