Conte: “Ci alleniamo per vivere questi momenti, sono partite che ti fanno sentire grande”
venerdì 1 luglio 2016
Pochi minuti dopo il fischio finale di Italia-Spagna, mentre gli Azzurri ancora festeggiavano negli spogliatoi, Antonio Conte già pensava alla Germania. “Abbiamo fatto un’impresa, con i tedeschi però ci aspetta un’impresa titanica”, aveva avvertito il Ct, che nella sala stampa dello ‘Stade de Bordeaux’ ribadisce il concetto: “Affrontiamo la nazionale più completa al mondo, in questo momento è più forte della Spagna. Hanno tutto quello che può avere una squadra forte: tecnica, talento, fisicità, organizzazione di gioco. Cercheremo di giocarci le nostre carte nel migliore dei modi, conoscendo pregi e difetti degli avversari e pregi e difetti nostri. Un mese fa non ci sarebbe stata partita, oggi siamo qui a giocarci un quarto di finale meritatamente. Siamo pronti ad affrontare le difficoltà e dovremo essere bravi a ribaltare questa situazione che è impari. Ma nessuno parte battuto".
Il Ct ricorda il cammino degli Azzurri, un percorso ad ostacoli iniziato a fari spenti: “Siamo partiti senza grande credibilità, non solo sulla stampa italiana ma anche estera, tutti ci hanno riconosciuto un momento un po' buio a livello di talento del calcio, ma grazie al lavoro, all'organizzazione e a 23 splendidi ragazzi che si mettono a disposizione e si sacrificano, stiamo cercando di superare ostacoli che sembravano insormontabili. Ora dobbiamo fare qualcosa di superstraordinario. Ci alleniamo per vivere questi momenti, queste sono le partite che ti fanno sentire grande”.
Dopo aver ribadito che il lungo elenco di diffidati è l’ultimo dei pensieri, Conte torna sulla sconfitta subita nell’amichevole disputata lo scorso marzo a Monaco di Baviera: “Sarà uno stimolo maggiore per vedere se da quella partita il gap si è allargato ulteriormente”.
Inevitabile la domanda su De Rossi, che dopo l‘infortunio rimediato con la Spagna è tornato questa mattina a svolgere parte dell’allenamento in gruppo: “Le condizioni di Daniele sono discrete – sottolinea il Ct – ma non ci sbilanciamo su niente. Queste sono partite dove si dovrà essere al 120% perché sono molto fisiche, intense e bisognerà stare non bene, ma benissimo. Ho molta fiducia in tutto il gruppo come ho sempre dimostrato, sono sereno per le scelte ed eventuali sostituzioni".
Accanto a Conte in sala stampa c’è Gigi Buffon, che domani collezionerà la presenza numero 161 con la maglia della Nazionale. Unico reduce della semifinale del Mondiale 2006, il capitano azzurro rivive le sensazioni provate nell’Europeo di quattro anni fa, quando l’Italia superò 2-1 la Germania volando in finale: “Questa vigilia ha molte analogie con quella della semifinale del 2012: anche allora eravamo sfavoriti rispetto alla Germania e dovemmo tirare fuori qualcosa di straordinario per poter arrivare in finale. Ora probabilmente il divario è anche aumentato, loro sono campioni del mondo e con molte certezze. Noi quelle certezze le stiamo cercando, e in parte le abbiamo trovate".
“Fino ad oggi siamo stati bravi – aggiunge Buffon - e domani proveremo ad esserlo ancora di più. Non c'è altra soluzione che provare a migliorarci ancora per andare avanti e continuare a sognare. Sappiamo tutti che sarà dura, un gara in cui la fatica e il sudore e lo strapazzo fisico ed emotivo saranno portati all'esasperazione, ma lo sappiamo e questo è un indice importante per affrontare la gara e non restare sorpresi".
Italia-Germania è anche una sfida nella sfida con Neuer: entrambi non hanno ancora incassato gol in questo Europeo e il destino delle due nazionali in Francia è letteralmente nelle loro mani: “Ho detto che oggi Neuer è più forte di me perché questo non tocca e non svilisce ciò che sono. Sarebbe offensivo paragonare Manuel ad un portiere di 38 anni, negli ultimi 4-5 anni sta dimostrando di essere un portiere fantastico sotto tutti i punti di vista. Io so chi sono stato e chi sono adesso”.