Conte: "Balotelli e Cerci patrimonio dell’Italia, sono qui per essere valutati"
lunedì 10 novembre 2014
Sereno, sorridente, concentratissimo sull’impegno di domenica con la Croazia, la rivale più temibile sulla strada che porta all’Europeo. Antonio Conte spiega il perché delle convocazioni di Balotelli e Cerci, ribadisce come le porte di Coverciano siano scorrevoli ma aperte a tutti e inizia la sua conferenza stampa nel ricordo di Marco Ansaldo, il giornalista de ‘La Stampa’ scomparso qualche settimana fa all’età di 58 anni: "Vogliamo ricordare un amico, con cui abbiamo condiviso tante gioie e qualche dolore. Che riposi in pace".
Come da copione gran parte delle domande ruotano sul ritorno in Azzurro di Mario Balotelli. Passato in estate al Liverpool sta attraversando un momento difficile, non si è ancora sbloccato in Premier League, ma il Ct ha comunque deciso di chiamarlo per la prima volta dopo la delusione del Mondiale: “Oggi mi chiedete il perché della sua convocazione – scherza Conte con i cronisti a Coverciano – ma un mese fa avrei dovuto spiegarvi anche la mancata convocazione. Questa è un'Italia che sta cercando di costruire qualcosa di bello per raggiungere la qualificazione ed eventualmente fare un buon Europeo, in un periodo di costruzione era previsto che Balotelli venisse chiamato per essere valutato. Le cose per sentito dire non mi sono mai piaciute, preferisco testare i giocatori per capire le affinità che hanno con la mia idea di gioco e valutarli dal punto di vista comportamentale. E poi sta giocando titolare nel Liverpool e oggi mi trovo costretto a chiamare tanti giocatori che non sono titolari nelle loro squadre. Forse è anche meglio che arrivi in un momento non positivo, penso che si metterà a disposizione della Nazionale e come Cerci avrò modo di valutarlo. Erano due calciatori patrimonio dell’Italia – sottolinea il commissario tecnico - che sono andati all’estero e stanno trovando delle difficoltà. In qualità di allenatore è mio dovere capire che utilità possono avere per questa Nazionale, escludere a priori dei giocatori mi sembra una sciocchezza. Qui tutti i calciatori sono uguali”.
Verratti è stato convocato pur non essendo in perfette condizioni (“farà una risonanza, in base al risultato valuteremo se potrà restare”) e sono già diverse le defezioni per il match con la Croazia: “Purtroppo a livello di infortuni non è un periodo fortunato. Penso ad Astori, a Romagnoli, Barzagli, Pirlo, Giaccherini, Florenzi. Anche per questo motivo dobbiamo sfruttare questo momento per vedere e valutare altri giocatori, per decidere chi premiare e chi far entrare in pianta stabile. Io cerco di migliorare le potenzialità e la qualità di questa squadra. E’ giusto provare nuove strade e mi riferisco anche alle convocazioni di Bertolacci, di Soriano, di Cerci”. L’ultimo pensiero è per Lorenzo Insigne, che ieri in campionato ha riportato la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro e che sarà costretto ad un lungo stop: “Gli faccio l’in bocca al lupo e i migliori auguri per l’intervento”.