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Consegnato a Martina Rosucci il ‘Pallone Azzurro’: “Un premio prestigioso, grazie ai tifosi”

martedì 21 aprile 2015

Consegnato a Martina Rosucci il ‘Pallone Azzurro’: “Un premio prestigioso, grazie ai tifosi”

Giovane, promettente e con tanta voglia di togliersi presto delle soddisfazioni con la maglia della Nazionale. E’ questo l’identikit di Martina Rosucci, eletta dalla Community dei tifosi della Nazionale come miglior giocatrice del 2014 e premiata oggi con il ‘Pallone Azzurro’ nel ritiro della Nazionale di Antonio Cabrini all’Acqua Acetosa. Nata a Torino il 9 maggio 1992, la giovane centrocampista del Brescia ha raccontato in esclusiva a ‘Vivo Azzurro’ le sue emozioni: “Un riconoscimento così prestigioso – ha dichiarato (per leggere l’intervista integrale clicca qui) - non può che farmi sentire carica di responsabilità nei confronti dei tifosi che mi hanno eletta”.
L’amore per il calcio è sbocciato in famiglia: “Ho un fratello gemello che giocava e che mi ha fatto appassionare a questo sport. Quando entrava in campo seguivo la partita attaccata alla rete che separava il campo dagli spalti, per guardare giocare Matteo da vicino. Ogni volta che usciva la palla dalla recinzione, sistematicamente correvo a raccoglierla per potere essere io a calciarla in campo, tanto che il mister Mario Fiore, colpito da tanta passione, mi offrì di provare con la squadra. Da allora non ho più smesso di giocare”.
Quest’estate le sarebbe piaciuto andare in Canada, ma la sconfitta al play off con l’Olanda la costringerà a seguire il Mondiale dalla televisione: “Potevamo fare di più, ma forse non eravamo pronte a livello fisico per giocarci i primi posti in un Mondiale. L’amarezza è stata grande perché la qualificazione era alla nostra portata. Ora dobbiamo ragionare sugli errori commessi e lavorare per non rifarli in futuro. Quello attuale è un gruppo totalmente nuovo. Non ci sono più alcuni punti fermi appartenenti alla vecchia guardia e toccherà a noi essere brave a crearne degli altri. Forse c’è ancora un pizzico di inesperienza, ma c’è anche molto entusiasmo. Stiamo lavorando per migliorare tecnicamente e, soprattutto, dal punto di vista atletico e fisico, dove c’è ancora un gap troppo elevato con altre nazionali”.
Intanto ieri l’urna di Nyon ha stabilito che nel girone di qualificazione all’Europeo del 2017 l’Italia dovrà vedersela con Svizzera, Repubblica Ceca, Irlanda del Nord e Georgia: “Poteva andarci un pochino meglio. La Svizzera è una squadra molto forte, così come l’Irlanda e la Repubblica Ceca. Comunque è un girone alla nostra portata, che siamo tenute a superare”.