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Chiellini ha un obiettivo: “Vincere il girone ed evitare l’Olanda”

mercoledì 16 giugno 2010

Chiellini ha un obiettivo: “Vincere il girone ed evitare l’Olanda”

Giorgio Chiellini ha la grinta del combattente, sia in campo che fuori. Rincuora Buffon, sta vicino a Marchetti, e per natura è sempre fiducioso, cosa che in Mondiale, dove la tensione è alle stelle, non guasta. “Gigi – dice a proposito del portiere infortunato - ha carisma, dà forza agli altri, le sue parate valgono come i gol degli attaccanti. So cosa significa per lui un Mondiale. Ha parlato a Marchetti quando è stato costretto a uscire del campo. Lo ha incoraggiato, anche se Federico è già maturo e si è dimostrato tranquillo. Il ruolo del portiere è diverso da quello degli altri giocatori, è particolare: fra loro si dicono cose più tecniche. Gianluigi ci manca come uomo, speriamo di riaverlo presto”.
Si torna a parlare del pareggio con il Paraguay: “Tutte le squadre hanno cominciato lentamente, tranne la Germania il passo è stato normale, uguale su tutti i campi. Anche il Brasile, senza quell'invenzione di Maicon, forse non avrebbe segnato contro la Corea del Nord. Saranno le prossime partite a decidere: andando avanti, le favorite verranno fuori. L'Italia può fare bene: cresceremo e faremo più gol. Forse il pareggio tra Nuova Zelanda e Slovacchia è un punto a nostro favore, però dovremo per forza vincere contro i neozelandesi, per arrivare primi e non incontrare l'Olanda”.
E sui prossimi avversari avverte: “I prossimi avversari sono molto fisici, forti di testa e pericolosi sui calci piazzati. Rischiano il meno possibile, ricordo che l’anno scorso ci fecero due gol su palle inattive. Noi dovremo fare qualcosa in più in attacco, tirare in porta. Non voglio nemmeno pensare a un pareggio”.
Chiellini allontana la pressione a modo suo: “Ero più teso agli Europei. In due anni mi sono affermato e ora sono più sicuro. Conosco più l'atmosfera internazionale, che è diversa da quella di campionato. E' un peccato che le famiglie non possano venire, in Germania era diverso. Ci piacerebbe vedere di più del Sudafrica, ma non sarà possibile...”.