Lo spareggio di domani sera (ore 20.45) contro il Portogallo porta a Pechino 2008. Chi vince andrà alle Olimpiadi, chi perde sarà fuori dai giochi. Per l'Italia di Casiraghi è anche l'ultimo appuntamento utile per riscattare la delusione dell'obiettivo fallito. Nei prossimi novanta minuti, dunque, è racchiusa una doppia opportunità; con questo spirito gli Cosciente della pressione che c'è attorno alla squadra e delle responsabilità legate a questo incontro, Casiraghi non nasconde qualche timore: "La pressione - dichiara il tecnico - è inevitabile, è frutto dell'attenzione che c'è attorno a questa competizione. Sono preoccupato, perchè il Portogallo è una squadra diversa da quelle che abbiamo incontrato nel girone, è fatta di giocatori tecnicamente molto validi ed ha un gioco simile al nostro. Sarà una finale e come tale sarà giocata: nessuna delle due squadre parte favorita, le statistiche e i numeri lasciano il tempo che trovano". Nella sua Under Casiraghi ha sempre creduto, fin da quando si è seduto sulla panchina azzurra l'estate scorsa. Ma stavolta è vietato sbagliare. "Mi aspetto - continua il tecnico - che domani sera i ragazzi abbiamo lo stesso atteggiamento e la stessa personalità con cui hanno affrontato la Repubblica Ceca: mi piacerebbe che ripetessero la stessa partita. Mi affido a tutti, compresi quelli che per problemi di età non potranno partecipare alle Olimpiadi in caso di qualificazione. Sono convinto che nessuno ha staccato la spina, sono dei professionisti e giocheranno con la giusta determinazione indipendentemente se ci saranno a Pechino oppure no". Tutti a disposizione di Casiraghi. Oggi pomeriggio l'ultimo allenamento, poi la scelta della formazione. Sarà il francese Stephane Lannoy, l'arbitro che gli Azzurrini hanno incontrato all'esordio contro la Serbia, a dirigere Portogallo-Italia. Lannoy sarà coadiuvato dal croato Tomislav Petrovic e dal turco Mustafa Eyisoy.