Nazionale A

Buffon torna a vestire l’Azzurro: sarà il Capo Delegazione della Nazionale

Il Presidente federale Gabriele Gravina sceglie il primatista di presenze in Nazionale che, dopo aver annunciato nei giorni scorsi il ritiro dal campo, inizia una nuova carriera con l'entusiasmo di sempre

sabato 5 agosto 2023

Buffon torna a vestire l’Azzurro: sarà il Capo Delegazione della Nazionale
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Gianluigi Buffon ha scelto l’Azzurro per iniziare una nuova carriera nel calcio: dopo aver annunciato nei giorni scorsi il ritiro dal campo, sarà il nuovo Capo Delegazione della Nazionale, il ruolo rimasto vacante dopo la scomparsa, a gennaio, di Gianluca Vialli.

Buffon, primatista di presenze in Nazionale (176), ha sciolto le riserve questa mattina, accettando la proposta ricevuta nei giorni scorsi dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina: da settembre sarà di nuovo nel gruppo Azzurro, atteso dalle sfide con la Nord Macedonia (sabato 9 settembre, National Arena Todor Proeski, Skopje, ore 20.45) e Ucraina (martedì 12 settembre, Stadio “G. Meazza”, Milano ore 20.45) nella corsa verso EURO 2024 Germania.

 

Gabriele Gravina, Presidente FIGC

“È un grande giorno per la Nazionale italiana – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – perché Gigi torna a casa. Buffon è un’icona del nostro calcio e una persona speciale. La sua passione, il suo carisma e la sua professionalità saranno determinanti per scrivere una nuova pagina entusiasmante di questo straordinario racconto d’amore che è la maglia Azzurra. Sono personalmente molto soddisfatto perché riportarlo nel Club Italia, coinvolgerlo nel nostro progetto, era un mio obiettivo da diverso tempo.  In lui vedo le qualità di un dirigente di alto profilo e in FIGC può iniziare il secondo tempo della sua vita nel mondo del calcio. L’augurio che gli rivolgo è di viverlo con le stesse soddisfazioni che hanno costellato la sua carriera da calciatore”.

L'ultima recita in Azzurro: Buffon a Manchester contro l'Argentina, marzo 2018

“Torno in Nazionale – commenta il neo Capo Delegazione della Nazionale Gigi Buffon - perché quel bambino che trent’anni fa varcava per la prima volta il cancello di Coverciano ha ancora voglia di sognare e di vivere questo sogno insieme ai tifosi italiani. Fin dal primo contatto di questi ultimi giorni con il Presidente Gravina e poi con Mauro Vladovich avevo già deciso di dire di sì, ma abbiamo dovuto verificare alcuni aspetti tecnici; la Nazionale viene prima di tutto e niente mi avrebbe impedito di tornare a casa. La maglia Azzurra – prosegue Buffon - è sempre stata parte della mia vita: l’ho indossata con orgoglio e onorata con impegno, mi ha regalato emozioni uniche, ho pianto quando abbiamo vinto il Mondiale e quando non siamo riusciti a qualificarci. Ho avuto il privilegio di poter essere l’unico portiere in 113 anni a poter vestire l’Azzurro, oltre ai vari colori delle maglie da portiere ed è stato un omaggio che ho apprezzato moltissimo. Il rapporto con la Nazionale dall’Under 15 alla Maggiore è stato viscerale: ogni convocazione, ogni allenamento, ogni partita, tutto è stato speciale, perché in quei momenti senti di essere lì a rappresentare la tua Nazione, la tua gente, e quella immensa responsabilità mi ha sempre dato la forza per non mollare e per rialzarmi dopo ogni caduta.

L'Apocalisse 2017: la Svezia elimina gli Azzurri, per Buffon svanisce il sogno del 6° Mondiale

Mi metterò subito a disposizione di Roberto Mancini e del gruppo – spiega ancora Buffon - entrando in punta di piedi, perché ho sempre pensato che in Nazionale non contano le medaglie che hai sul petto ma l’impegno, il sacrificio, la disponibilità verso i compagni e lo staff che sei disposto a mettere giorno per giorno. E queste caratteristiche mi appartengono da sempre e mi accompagneranno anche fuori dal campo. Essere al posto che è stato per anni di Gigi Riva, un esempio come uomo e come calciatore, è un onore e oggi sarà la prima persona con cui parlerò per avere da lui qualche suggerimento. Poi ovviamente sentirò anche il CT con il quale ci vedremo appena possibile. Anche se mi ha segnato il gol più bello della sua carriera, o quasi, a Parma (Parma – Lazio, 17 gennaio ’99, il gol di tacco per il momentaneo 1-2, poi sarà 1-3 ndr), ma l'ho già perdonato, sono una persona di grandi sentimenti!”.

Oggi – conclude Gigi -  mi piace infine ricordare tre persone che credo sarebbero felici di questa scelta: Gianluca, che mi ha preceduto in questo ruolo; Davide, che con me e Daniele ha passato tanti giorni in Nazionale; Spazzolino, una persona buona tra i primi ad accogliermi a Coverciano”.

APPUNTAMENTO A COVERCIANO. Il 4 settembre Gigi Buffon varcherà di nuovo il cancello del Centro tecnico Federale di Coverciano, che per lui è come tornare casa, tanti i giorni e le notti passate qui, e anche il legame con tutti coloro che lo hanno accompagnato nel corso degli anni. 

Buffon con il Presidente Mattarella in occasione dei 120 anni della FIGC

La prima volta che entrava nella Casa delle Nazionali, stagione 1992 – 93, era una giovane promessa, destinata a bruciare le tappe nelle Giovanili, tanto da passare in 2 anni e mezzo all’Under 21  (Cesare Maldini lo farà esordire a 17 anni e 11 mesi), per poi scrivere la storia e i record principali della Nazionale Maggiore, vincere un Mondiale, sfiorare un Pallone d’Oro, partecipare a 5 Mondiali e chiudere in lacrime la partita che, il 13 novembre 2017, gli impedì di diventare l’unico calciatore della storia a giocarne 6.

Per la prima volta dopo 30 anni, però, Buffon non avrà con sé le scarpe da calcio: appese al chiodo qualche giorno fa, lasceranno il posto nel trolley alla divisa della Nazionale, quella che vestirà da Dirigente federale, per la precisione Capo Delegazione degli Azzurri.

Buffon con il Presidente Napolitano dopo Euro 2012, insieme a Mario Balotelli

Ruolo che dovrà riempire di significati, sulla base del mandato del Presidente Gravina e del rapporto che saprà costruire con il CT Roberto Mancini, lo staff tecnico, i calciatori, lo staff organizzativo, ma anche con i Media ed i Partner. Perché il Capo Delegazione è il punto di riferimento per i calciatori, soprattutto i più giovani; il custode dell’identità, dei valori e della storia della Nazionale; una figura in grado di supportare il Ct nella gestione del gruppo fuori dal campo ed essere da esempio per tutti; il rappresentante della Squadra e della Federazione, in assenza del Presidente, nelle occasioni ufficiali.

Un ruolo che per Buffon non sarà del tutto nuovo: per gli anni condivisi in Nazionale con Gigi Riva, per quelli vissuti con i gradi di Capitano, per quello che Gianluca Vialli, Capo delegazione che lo ha proceduto fino alla scomparsa nel gennaio scorso, ha lasciato nei cuori e nella memoria di tutti i tifosi Azzurri.

LA SCHEDA

Buffon in Nazionale A: 1997 - 2017 

Buffon e Barzagli, di nuovo insieme in Nazionale

La carriera di Gigi Buffon in Nazionale è durata un arco di tempo di 20 anni, 4 mesi e 27 giorni: dal giorno dell’esordio, il 27 ottobre 1997 sotto la neve di Mosca (aveva allora 19 anni, 9 mesi e 1 giorno), quando subentrò all'infortunato Gianluca Pagliuca nella gara di andata del play off contro la Russia, fino all’ultima partita in campo in Azzurro, il 23 marzo 2018 nell’amichevole a Manchester contro l’Argentina (0-2), alla quale seguirà la panchina a Wembley nell'altro test con l'Inghilterra (1-1), quando Di Biagio diede spazio a Donnarumma. 

Buffon con Andrea Pirlo, compagno in Nazionale dal 1995 in Under 18

In questi 20 anni, Buffon ha collezionato 176 presenze (e 214 convocazioni), primato assoluto nella storia Azzurra, delle quali 172 volte da titolare e 4 da subentrato; per 155 volte per la gara intera; in 156 volte da calciatore della Juventus e 20 del Parma; 57 gare erano amichevoli, 41 Qualificazioni Europee, 39 Qualificazione Mondiali, 17 Fasi Finali degli Europei, 14 Fasi Finale della Coppa del Mondo, 8 Confederations Cup. Lo score complessivo conta 85 vittorie, 56 pari e 35 sconfitte; oltre 15.000’ giocati (15.288, media 86’ a gara); la Spagna l’avversario più volte affrontato: 13 volte, 2 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte (di queste 2 ai rigori).

Le presenze che ricorderà: la n. 67 è la Finale Mondiale 2006 (in Germania solo 2 gol subìti, l’autorete di Zaccardo e il rigore di Zidane), la n.100 nel 2009 contro l’Olanda a Cesena, la n. 112 a Roma con l’Uruguay in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni d’Italia con la quale raggiunse Dino Zoff, la n.126 nel 2013 contro Malta quando eguagliò Paolo Maldini, la n. 136 a Torino nel 2013 quando raggiunse il primato detenuto da Fabio Cannavaro, la n.150 a Palermo con la Bulgaria nel 2015.

Novembre 2015: allo stadio Re Baldovino, ex Heysel, per la commemorazione delle 39 vittime del 1985, nel 30° anniversario della tragedia.

Oltre al primato di presenze, detiene quello di gare da Capitano (80), il record di rigori parati in una serie dal dischetto (3, a Forlan, Caceres e Gargano) in Italia – Uruguay, Finale 3° posto Confederations Cup 2013. Ha parato in tutto 5 rigori su 15 nei tempi regolamentari, gli ultimi due a Mifsud (Malta) e Mandzukic (Croazia); non è mai stato espulso.

Tra le curiosità: i primi 2 gol subìti portano la firma di due compagni di squadra, le autoreti di Fabio Cannavaro all’esordio a Mosca nel 1997 e di Alessandro Costacurta nella vittoria dell’Italia con il Paraguay; il primo gol subìto da un avversario risale al 27 marzo 1999 in Danimarca – Italia 1-2 (Sand), esattamente 15 mesi dopo l’esordio, alla quarta gara in campo (senza contare in questo caso l’incontro “amichevole” con la World Star per il centenario FIGC).  

Gigi Buffon con Davide Astori

Al debutto diventa il secondo portiere della Nazionale più giovane, dietro Piero Campelli (1912), poi nel 2017 sarà Donnarumma, subentrando proprio a Buffon a Bari in Italia – Francia a prendersi il primato (17 anni e 189 giorni).

Buffon è tra i calciatori che hanno disputato il maggior numero di Fasi Finali dei Mondiali (5, anche se nel 1998 non è sceso in campo), insieme a Antonio Carbajal e Andres Guardado (Messico), Lothar Matthäus (Germania), Leo Messi (Argentina) e Cristiano Ronaldo (Portogallo). In totale sono 14 le presenze al Mondiale.

In totale in carriera tra Nazionale e club ha disputato 1151 partite (265 con il Parma, 25 con il PSG, 685 con la Juventus e 176 in Nazionale).

 

LE GIOVANILI: 1993 - 1997

Buffon 1996-97

La storia completa: Dall'esordio in Under 16 all'Olimpica, ecco come è iniziata la sua favola Azzurra

Contando, oltre al periodo in Nazionale Maggiore anche le Giovanili, dunque, la storia tra Gigi Buffon e l’Azzurro copre un periodo di 24 anni, 10 mesi e 26 giorni e il totale delle presenze tocca quota 209 (e 261 convocazioni).

Considerando che nel 1993 l’Under 16 era la prima squadra della filiera delle Nazionali (la selezione Under 15 era allestita a fine stagione per preparare l’Under 16 della stagione seguente), Buffon ha fatto parte di tutte le squadre Azzurre, dall’Under 16 alla 21, passando per l’Olimpica e l’Under 23 ai Giochi del Mediterraneo, fino alla Nazionale A, prendendo parte con gli Azzurri a tutte le competizioni internazionali: Mondiali, Europei, Confederations Cup, Olimpiadi, Europei (U16 e U18) e Mondiali Giovanili (U17).

Nel suo palmares in maglia Azzurra: il Mondiale 2006 e l’Europeo Under 21 del 1996, oltre ai Giochi del Mediterraneo 1997; il 2° posto a Euro 2012, Euro Under 18 del 1995 e Euro Under 16 del 1993.