Buffon: “Si respira un’altra aria, adesso siamo rispettati da tutti”
martedì 27 maggio 2008
Ha voglia di iniziare Gianluigi Buffon. Ha voglia di tuffarsi in questa nuova avventura. Ha voglia di ripercorrere le gesta del Mondiale tedesco. “Partiamo per questa avventura da favoriti- ammette il numero uno azzurro- sicuramente non sarà facile, ma l’importante sarà che l’Italia mantenga la stessa fame e la stessa voglia dimostrata durante il torneo di due anni fa. Oggi si respira un’altra aria, vedo molto più amore nei confronti di questa squadra. Per noi partire da protagonisti non è un vantaggio, ma sicuramente c’è l’orgoglio di esserci conquistati il rispetto da parte di tutti. Chi ci teme lo fa a ragion veduta”.
Del gruppo dei Mondiali mancano nove giocatori, ma Buffon sa che il ricambio generazionale è normale. “E’ chiaro che in due anni le cose cambiano. Ci sono stati nuovi giocatori che sono esplosi e altri che magari, causa infortuni, non sono riusciti a presentarsi a questo appuntamento, penso per esempio a Iaquinta. Credo comunque che questa Nazionale sia all’altezza della situazione e dentro di noi c’è la consapevolezza della nostra forza. Non sarà facile ripetere quello che abbiamo fatto in Germania, ma sicuramente tutti abbiamo una gran voglia di riprovarci. Il girone è difficile, ma anche perché ci siamo noi. Siamo sereni e rispettiamo tutti anche perché, se Olanda e Francia hanno tradizione, la Romania ha forti giocatori, Mutu su tutti, e la voglia di mettersi in mostra. Anche quella non sarà una partita facile”.
Poi il portiere pensa all’ennesima sfida contro la Francia, sfida che ormai sta diventando un classico. Da luglio 2006, quella all’Europeo sarà la quarta sfida contro la Nazionale di Domenech. “Ormai è diventata una partita a scacchi. Tutti stanno attenti a non scoprirsi. Se mi aspetto dichiarazioni ad effetto? Dipenderà dall’importanza della partita e da quanto varrà ai fini della qualificazione”.
L’estremo difensore ha di nuovo parlato del pallone ufficiale della fase finale dell’Europeo. “Non voglio essere retorico, ma vi assicuro che, se non avessimo un mese per provarli, quei palloni per noi sarebbero un problema. Paradossalmente è più facile per un portiere parare un tiro dalla distanza che uno da vicino”.
Cassano, Del Piero, Inzaghi, tutti attaccanti che il portierone toscano conosce bene, “Cassano è stata una sorpresa per tutti, ma chi lo ha visto giocare ha capito che è tornato su grandi livelli e sicuramente è una freccia in più al nostro arco. Se è maturato? Sembra proprio di si, ma aspettiamo- dice Buffon sorridendo- ora ha 26 anni e sicuramente è cresciuto e saprà farsi apprezzare per il ragazzo che è, cioè una persona splendida accettata da tutto il gruppo. Del Piero? Credo che nessuno come lui si sia conquistato la convocazione sul campo a suon di gol e prestazioni. Ha fatto una stagione straordinaria e per fortuna l’hanno vista tutti. Dispiace non vedere Inzaghi, perché se uno si volta indietro capisce che giocatore è, ma il tecnico doveva fare delle scelte ed è normale che qualcuno doveva rimanere fuori”.
Il portiere conclude sponsorizzando un suo compagno per la Juventus. “Vedrei bene Aquilani per il nostro centrocampo. Stiamo parlando, in prospettiva, di uno dei centrocampisti più forti d’Europa. E’ chiaro che farebbe comodo ad una squadra che si sta rilanciando come la nostra. Perché è bello parlare di giocatori simboli, di bandiere, ma i giocatori simbolo vogliono anche tornare a vincere e credo che la Juventus sia sulla strada giusta per tornare ai vecchi fasti”.