Buffon: “Questa squadra ha una precisa identità, abbiamo solo bisogno di lavorare”
domenica 12 ottobre 2014
La vittoria sofferta contro l’Azerbaigian non ha intaccato lo spirito di un gruppo unito. Il capitano Gigi Buffon, nel corso della conferenza stampa della vigilia della gara di Malta, si sente di fare un plauso alla squadra per la reazione che ha avuto dopo aver subito il rocambolesco pareggio degli azeri venerdì a Palermo. “Non ho dovuto alzare la voce – sottolinea - ci sono momenti in cui certi giocatori devono farsi sentire e dire la loro, ma per la gara con l'Azerbaigian i miei compagni vanno solo applauditi per l'applicazione, la dedizione, la grande voglia che stanno mettendo in ogni seduta di allenamento. Preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno ed in questo senso è stata molto bella la reazione veemente dell' ultimo quarto d' ora dopo il loro pareggio. Una squadra che non stava bene poteva subire un contraccolpo psicologico forte, invece noi ci siamo messi a testa bassa, abbiamo ripreso il pallino del gioco, abbiamo fatto gol e creato ancora due occasioni".
"Per vedere il calcio champagne – continua il portiere azzurro - ci vuole anche la predisposizione dell'avversario. Quando incontri squadre che si difendono con 9-10 giocatori, è difficile. L' autogol? Sono di quelle palle a rischio, molte volte non passano, ma quando passano è sempre un rischio”.
Il suo giudizio sull’Italia è positivo anche se dice che “al di là del risultato in sé, per fare una valutazione più reale e precisa su ciò che sta facendo questa Nazionale, aspetterei qualche gara. Detto questo, le prime indicazioni che stiamo dando sono di una squadra che ha un'identità ben precisa, sa quello che deve fare in campo, ha una grande serietà e predisposizione a volersi migliorare, al sacrificio, queste sono basi di partenza molto importanti, più ci conosceremo, più lavoreremo insieme, più miglioreremo, anche il mister ha bisogno di più tempo per farci esprimere nella migliore maniera. Qualcuno non è abituato a giocare in questo modo, ha bisogno di tempo per apprendere ciò che gli si chiede”.
E conclude: “I primi dati sono confortanti, la strada è lunga, ma siamo convinti che faremo bene, di questo c'è assoluta convinzione per ciascuno di noi”.