L’esordio con i primi gol in Serie A e la qualificazione alla fase finale dell’Europeo Under 21, raggiunta anche grazie alle sue reti, con i sigilli decisivi con la Serbia e nel play off con la Slovacchia. E’ un 2014 da incorniciare per Andrea Belotti, soprannominato ‘Gallo’ per l’esultanza ormai celebre con cui festeggia i suoi gol. Cresciuto nel mito di Andriy Shevchenko, ha chiuso l’anno così come l’aveva iniziato: a suon di gol, ultimi in ordine di tempo quello che sabato ha dato la vittoria al Palermo con il Sassuolo e quello messo a segno martedì nell’amichevole tra l’Under 21 e la B Italia.
“Tra i momenti indimenticabili di questo 2014 – confessa in un’intervista a Vivoazzurro.it che potete leggere qui – metto la vittoria con la Serbia a Pescara perché era la gara più importante del girone e per come è andata la partita: eravamo sotto 2-0 e poi abbiamo rimontato, mettendoci forza e cuore, fino al 3-2. Poi direi il passaggio del turno con la Slovacchia al play off, dato che dopo la prima partita molti ci davano per spacciati. A livello personale, i gol con la Serbia e, nello stesso tempo, le reti nelle due gare con la Slovacchia”.
Dal presente al futuro, dal compleanno che festeggerà sabato al regalo che vorrebbe farsi a giugno, quando con l’Under 21 scenderà in campo per laurearsi campione d’Europa. Avversarie nel girone saranno Inghilterra, Portogallo e Svezia: “Un gruppo difficile – sottolinea - ma tutte le squadre finaliste hanno grandi qualità. Anche la Repubblica Ceca, sulla carta la più abbordabile, giocando in casa con il supporto del pubblico sarebbe stata temibile da affrontare nel gruppo. Quanto a noi siamo cresciuti molto. Ora che ci siamo conosciuti meglio, sia dal lato calcistico che da quello umano, affronteremo le partite con lo spirito giusto”.