Balotelli-Osvaldo contro l’Uruguay. Prandelli: “E’ il test più importante”
lunedì 14 novembre 2011
L’Italia cambia attacco. Dopo la coppia Balotelli-Pazzini presentata in Polonia, domani contro l’Uruguay tocca a Osvaldo il ruolo di titolare a fianco di Super Mario. Per il romanista è la prima volta dall’inizio con la maglia azzurra, proprio nel suo stadio, l’Olimpico di Roma. Per il resto Prandelli procede con il collaudato 4-3-1-2, e con lo schieramento ufficializzato dopo l’allenamento di questa mattina: Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Osvaldo, Balotelli. Nel secondo tempo ci sarà spazio per Pepe e per un modulo tattico diverso.
“Le amichevoli – spiega il Commissario tecnico azzurro - servono per capire come abbinare gli attaccanti, come far coesistere i giocatori. Osvaldo e Balotelli dovranno pressare subito dopo aver perso palla. E’ un gioco di forza, psicologico, con l’avversario. Se pressi e non scappi, non subisci, puoi fare paura agli avversari. Poi è chiaro che da Balotelli e Osvaldo mi aspetto i gol”.
L’Uruguay è una squadra da prendere con le molle: ha vinto la Coppa America, è arrivata quarta al Mondiale. Anche se si tratta di un’amichevole, e anche se la Nazionale ha già affrontato due collaudi “pesanti” come quelli con la Germania e la Spagna, Prandelli parla chiaro: “E’ il test più importante da quando alleno l’Italia. Voglio riproporre il solito schieramento tattico, per ripartire da dove abbiamo sempre fatto bene, tranne l’ultima gara. L’avversario è forte sia dal punto di vista tecnico che della personalità. Tabarez è sempre stato chiamato maestro non a caso, per l’eleganza, la dignità, è una personalità importante anche a livello umano, non solo come allenatore”.
Prandelli riporta il discorso all’amichevole di venerdì in Polonia: “I primi 25’ non mi sono piaciuti, come manovra. Eravamo troppo 'bassi'. Voglio capire se è dipeso dagli attaccanti in campo, che vengono meno incontro ai centrocampisti rispetto a quanto facevano Rossi e Cassano, o dalla contingenza. Comunque dal mio trequartista, in questo caso Montolivo, non pretendo che faccia la mezzapunta, ma che lui, come gli altri centrocampisti a rotazione, mi garantisca un uomo tra le linee. Le amichevoli mi servono per le valutazioni: i giocatori devono dimostrarmi in queste gare le loro qualità. E poi questa maglia azzurra va sempre onorata”.
Domani sera Gigi Buffon raggiungerà Dino Zoff a quota 112 presenze in azzurro. Dice Prandelli, che conosce entrambi molto bene: “Dino parlava poco, ma quando alzava la voce lo ascoltavano tutti. Gigi è più aperto, disponibile, ma anche lui è funzionale per creare un gruppo vincente”.
Alla vigilia dell’impegno con l’Uruguay sono arrivati i complimenti del presidente della Uefa Platini: “Non è uno che spende parole a caso – replica Prandelli - mi fanno molto piacere le sue parole, è sempre stato carino con me, anche quando giocavamo insieme. Ma questi complimenti diventano anche una responsabilità”.
Domani mattina la Nazionale sarà ricevuta al Quirinale e il cittì aspetta con emozione di vivere questo momento: “Non parlerò, ascolterò con grande attenzione e umiltà quello che il Presidente della Repubblica avrà da dire. I ragazzi capiscono il momento di crisi e ne parlano tra di loro. I sacrifici dobbiamo farli tutti,
senza fare polemiche, accettando quello che deciderà il Governo”.
INIZIATIVE – Una serie di iniziative organizzate dalla Figc accompagnerà domani sera i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in occasione della gara amichevole contro l’Uruguay. Circa 6.100 bambini delle scuole calcio allestiranno all’interno dello stadio Olimpico una coreografia tricolore. Partner ufficiale della Figc, Radio Italia sarà in campo con la Nazionale Italiana: la tradizionale animazione pre-partita, di cui l’emittente è ufficialmente titolare, sarà arricchita dalla presenza di Alex Britti, cantautore dalle sonorità blues e dalle melodie italiane, amatissimo anche all’estero. Britti canterà per i tifosi in attesa del big match che vedrà la nostra Nazionale, quattro volte Campione del Mondo, in campo con i vincitori della Coppa America.