Nazionale U21

Azzurrini sconfitti dalla Serbia. Di Biagio: “Primo tempo negativo, meglio la ripresa”

lunedì 30 marzo 2015

Azzurrini sconfitti dalla Serbia. Di Biagio: “Primo tempo negativo, meglio la ripresa”

Il pareggio l’Under 21 lo meritava, se non altro per la caparbietà e il carattere che ha tirato fuori nella ripresa giocata interamente in inferiorità numerica per l’espulsione di Berardi. Ma la serata di Benevento, dove gli Azzurrini hanno affrontato l’ultimo test prima dell’Europeo, si è conclusa con la vittoria della Serbia 1-0, finalista dell’altro girone. Proprio quella Serbia che l’Italia aveva battuto 3-2 a Pescara in una tappa fondamentale verso la Repubblica Ceca. 
Seimila spettatori sugli spalti che hanno comunque festeggiato gli Azzurrini, ma non hanno cancellato il malumore di Di Biagio: “Non abbiamo giocato bene – dichiara il tecnico a fine gara – un primo tempo negativo, dove non c’è stato ritmo alto e non c’è stata lucidità in possesso palla, insomma da rivedere. Nella ripresa, con un uomo in meno, c’è stata una reazione di nervi e di volontà che fa ben sperare, ma le partite vanno lette indipendentemente dal risultato. E francamente mi preoccupa di più il primo tempo, rispetto alla ripresa. Probabilmente incide anche il fatto che non siamo abituati a giocare ogni tre giorni”.
Qualche “correzione” nell’undici iniziale, rispetto alla formazione schierata venerdì scorso in casa della Germania, un turn over dettato dalla necessità di vedere tutta la rosa per valutare condizioni e tenuta. Con Bardi in porta, l’Under presenta in difesa Sabelli, Rugani, Romagnoli, Biraghi, a centrocampo Berardi, Sturaro, Baselli, Benassi, in attacco Trotta e Verdi, gli autori dei due gol segnati a Paderbon. 
L’Italia parte autoritaria, ma all’11’ è la Serbia ad avere la palla-gol che Pesic di testa spedisce sul palo. Forti fisicamente, ma lenti e lacunosi in difesa, i serbi non si risparmiano nei contrasti. Benassi, dopo essersi accentrato dalla sinistra, serve un lancio in profondità per Berardi che, a limite dell'area piccola serba, viene anticipato dall'uscita del portiere Dmitrovic. E poi Trotta, dopo un bel controllo in area, si porta il pallone sulla sinistra prima di girarsi e calciare a rete, ma il suo diagonale rasoterra viene intercettato dal solito Dmitrovic.
Nella ripresa spazio alle prime due sostituzioni con Sturaro e Biraghi che lasciano il posto a Cataldi e Zappacosta. Ma subito una brutta sorpresa per Di Biagio: l’arbitro fischia il secondo giallo a Berardi, che deve lasciare il campo e i compagni in inferiorità numerica per tutto un tempo. Al 10’ entrano anche Molina e Belotti in cambio di Benassi e Trotta e cinque minuti dopo la Serbia passa con un lancio verticale per Milunovic, che beffa Bardi in uscita. 
Con un uomo in meno, gli Azzurrini procedono comunque a testa alta, senza dare l’impressione di giocare in dieci. Fanno girare la palla di prima per sfruttare la scarsa rapidità degli avversari e in questo modo riescono a creare problemi alla difesa serba, ma le conclusioni non sono precise. Cresce l’Under, tirando fuori quel carattere che ha accompagnato il suo cammino verso la qualificazione europea. E prova in tutti i modi a recuperare lo svantaggio con la notevole spinta di Cataldi sulla fascia e due occasioni per Belotti, in ritardo alla deviazione sulla prima e sfortunato sulla seconda. 
Nel frattempo anche Battocchio e Crisetig fanno il loro ingresso, sostituendo Verdi e Baselli. Finale tutto di marca azzurra, ma sul piano del risultato non è serata.