Azzurri a New York, domenica la sfida con l’Ecuador. Retegui: “La Nazionale è un sogno”
Domani alla ‘Red Bull Arena’ di Harrison l’Italia tornerà in campo per la seconda amichevole della tournée americana. Il bomber del Genoa: “Sono grato a Spalletti per avermi dato quest’opportunità, devo migliorare ogni giorno per far sì che mi chiami ancora”sabato 23 marzo 2024
Seconda e ultima tappa della tournée americana per la Nazionale, che dopo il successo di giovedì nell’amichevole con il Venezuela ha raggiunto New York in vista del match con l’Ecuador in programma domani (ore 16 locali, le 21 italiane – diretta su Rai 1) alla ‘Red Bull Arena’ di Harrison.
Il grande protagonista della vittoria sul Venezuela è stato Mateo Retegui, l’ex centravanti del Tigre acquistato in estate del Genoa che ha realizzato la doppietta decisiva per il 2-1 degli Azzurri sulla Vinotinto. Due gol da vero rapace d’area di rigore, il primo con un diagonale rasoterra e il secondo girandosi in un fazzoletto per poi scaricare di potenza in rete: “Sono molto contento per la partita di ieri – le sue parole prima di imbarcarsi sul volo che ha portato la Nazionale nella Grande Mela – è importante aver giocato bene e aver vinto. Ora dobbiamo pensare alla gara con l’Ecuador”.
A esultare sugli spalti del ‘Chase Stadium’ di Fort Lauderdale c’era anche la sua famiglia: “Erano tutti molto felici per me. Mio padre Carlos e il mio padrino sono venuti a vedere la partita e oggi abbiamo preso un caffè insieme in hotel”. Nel mirino c’è l’Europeo, ma Mateo sa che la strada per la Germania è ancora lunga: “Mancano tanti giorni, prima devo pensare alla partita con l’Ecuador, poi a fare bene con il Genoa. Sono grato al mister per avermi dato questa opportunità, ma so che devo continuare a lavorare tanto, cercando di migliorare giorno dopo giorno per far sì che mi chiami di nuovo. Per me è un orgoglio essere qua, un sogno”.
Convocato per la prima volta nel marzo 2023 da Roberto Mancini, dopo i due gol nelle prime due apparizioni in azzurro contro Inghilterra e Malta a distanza di un anno sono arrivate anche le prime reti sotto la gestione Spalletti. E con la doppietta messa a segno con il Venezuela sono già 4 i centri in Nazionale in appena 5 presenze. Ma Spalletti lo ha elogiato anche per la capacità di giocare per la squadra e di battersi su ogni pallone senza perdere mai la lucidità davanti alla porta: “Il mister mi chiede di attaccare la profondità, di aiutare la squadra tenendo la palla. Lui e lo staff mi danno fiducia, mi fanno giocare tranquillo”. E in campo si vede.