Nazionale Beach Soccer

Appuntamento a Copacabana: il beach soccer celebra la Fifa World Cup 2006

Il 31 ottobre le Nazionali arriveranno a Rio de Janeiro per prepararsialle sfide che iniziano il 2 novembre.

mercoledì 25 ottobre 2006

Appuntamento a Copacabana: il beach soccer celebra la Fifa World Cup 2006

Appuntamento a Copacabana: il beach soccer torna sulla più calda spiaggia carioca per celebrare la Fifa World Cup, il Mondiale più atteso, il primo della storia che vede in campo 16 nazionali rappresentative di tutti i continenti, qualificatesi al termine delle fasi di qualificazioni che da un anno a questa parte portano il beach soccer negli angoli più sperduti del pianeta. La Fifa, che ormai da un anno ha inserito il beach soccer nell’organizzazione mondiale del pallone, punta forte su questo appuntamento per lanciare definitivamente la versione da spiaggia del calcio. Ha riunito a Rio de Janeiro le migliori nazionali del mondo, giunte a questa fase finale al termine delle rispettive fasi di qualificazione, svolte, dal marzo scorso, nelle Confederazioni Continentali. Ha promosso in tutto il mondo l’immagine e l’entusiasmo del beach soccer, che ormai sta sopravanzando in maniera netta quello che fino a poco tempo fa era il primo sport da spiaggia, il volley, sapendo di poter sfruttare anche il calore e la passione dell’arena brasiliana per completare l’appeal spettacolare di un Mondiale che si annuncia intenso.

E ormai ci siamo: la Fifa World Cup inizierà il 2 e si concluderà il 13 novembre. Il primo rendez vous è previsto il 31 ottobre quando tutte le Nazionali arriveranno a Rio de Janeiro e prenderanno confidenza con il fuso e la sabbia brasiliana per essere pronti alle sfide che decreteranno i nuovi campioni del mondo.

Un anno fa, quando andò in scena la prima vera World Cup targata Fifa, il destino sancì il clamoroso tracollo del Brasile, che negli anni precedenti aveva sempre stravinto il Mondiale privato organizzato aldifuori delle federazioni calcistiche. Lo scalpo dei brasiliani, scherzo del destino, era stato strappato, al termine di una battaglia senza esclusione di colpi, dai colonizzatori portoghesi, che avevano ripercorso il tragitto Lisbona – Rio per infliggere una delle più cocenti delusioni della storia dello sport carioca. Battuti i brasiliani, ai portoghesi non restava che alzare la Coppa del Mondo, ma guarda caso in finale la benzina finiva sul più bello: la Francia sovvertiva i pronostici e quando il brasiliano – portoghese Alan sbagliava il rigore erano i galletti transalpini di Eric Cantona a festeggiare. Un’immagine che ha fatto il giro del mondo, quella di Sciortino & Co. in mezzo ai coriandoli bleu con la coppa in mano, un ruolo che, un anno e mezzo dopo (l’edizione n.1 si svolse a maggio) molti sognano di interpretare. Ma anche stavolta il favorito n.1 è il Brasile per tanti motivi: per la sete di rivincita che cova da un anno nei cuori di tutti i giocatori brasiliani di beach soccer, per l’incredibile tasso tecnico e atletico di cui la nazionale verdeoro dispone, anche dopo l’addio di Nenem e Junior Negrao, che non hanno rinnovato il contratto che li legava alla Nazionale brasiliana per questioni economiche. Il Brasile visto al Mundialito in Portogallo, torneo vinto con 4 vittorie in 4 gare, pur faticando contro Argentina (3-2) e Portogallo (3-1), è comunque superiore a tutti. Ma non è più una squadra di extraterrestri. E’ per questo che le europee sperano: la Spagna, ad esempio, che accanto al trio delle meraviglie Roberto – Nico – Amarelle continua a sfornare giovani comprimari di belle speranze; la Francia, che si è qualificata solo nel torneo dei ripescaggi, ma arriverà da campione in carica; il Portogallo, a patto di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico dopo l’ennesimo fallimento nella finale di Euroleague; e anche l’Italia, che si è dovuta accontentare del quarto posto continentale, ma nelle grandi occasioni non sfigura mai, anzi.

 

 

L’ITALIA TRA LE MIGLIORI DEL MONDO

Tra le migliori 16 del mondo, visto che si parla comunque di calcio, seppur sulla spiaggia, non poteva mancare l’Italia: gli azzurri del Ct Massimo Agostini, un passato tra Cesena, Roma, Milan, Napoli e Parma ed oggi allenatore di un gruppo di giovani promettenti beachers, hanno centrato il biglietto per Rio piazzandosi al quarto posto nell’Euroleague, vinta solo un anno fa nel 2005.

Per Prrepararsi al meglio a questo Mondiale, Agostini ha impostato un lavoro di preparazione teso a tenere in forma i ragazzi della rosa, lavorando anche dal punto di vista tecnico – tattico. In queste ultime settimane, si sono svolti 3 raduni a Terracina (Lt), grazie alla collaborazione del Terranova, il club della Serie A di beach soccer. In questi stage,  Agostini ha cercato nuove soluzioni da inserire in una rosa sempre più ampia. La Nazionale azzurra è volata poi ad inizio ottobre a La Reunion, per partecipare ad un Quadrangolare promosso dalla BSWW con Francia, Madagascar e la squadra di casa La Reunion. Alla fine per gli azzurri un secondo posto nel torneo (ko ai rigori con la Francia alla terza serie dal dischetto) ma soprattutto la conferma per alcuni nuovi come Palmacci e Ahmed, che poi hanno guadagnato la convocazione alla World Cup.

 

IL CAMMINO DELL’iTALIA

Dall’urna, per l’Italia è uscito un cammino che può essere sicuramente interessante: evitata la seconda europea nel girone (toccherà invece a Spagna e Francia trovarsi di fronte subito e chi non arriva primo troverà il Brasile nei quarti di finale…), gli azzurri hanno pescato Bahrein, Nigeria e Argentina. Proprio i sudamericani saranno l’ostacolo più duro per il primo posto del girone, che ci permetterebbe di evitare nei quarti il Portogallo, probabile primo del gruppo C cui siamo stati abbinati, dirottandoci invece, almeno sulla carta, sull’Uruguay. Interessante il cammino: si comincia il 2 con il Bahrein, poi il 4 la Nigeria, infine il 6 la sfida probabilmente decisiva con l’Argentina, squadra molto forte quella vista all’opera nel Mundialito in Portogallo lo scorso agosto (dove ha perso solo 3-2 dal Brasile).