Algarve Cup, si comincia con la Norvegia. Ghedin: “Ce la giochiamo”
martedì 4 marzo 2008
L’Italia delle donne è tornata in Algarve ad un anno di distanza dal settimo posto conquistato nella finale contro la Germania Campione del Mondo in carica, con i successi ottenuti nelle qualificazioni europee nella borsa dell’esperienza e, soprattutto, con la consapevolezza di essere cresciuta. Non a caso la Nazionale Femminile, in virtù di questo brillante percorso, ha compiuto il salto di qualità in questa manifestazione: gli organizzatori del Torneo Algarve Cup 2008 hanno inserito le ragazze italiane nel gruppo B, il che significa che le avversarie si chiamano Norvegia, Stati Uniti e Cina e che potranno disputare le finali dal primo al sesto posto. Si comincia domani con la Norvegia all’Estadio da Restinga di Alvor (ore 16.15 locali, le 17.15 in Italia), si chiuderà il 12 con le finali: otto giorni, quattro partite, allenamenti, dieta sana e riposto. Come un anno fa la Nazionale di Ghedin divide lo stesso albergo e l’impianto di allenamento con le norvegesi, con gli Stati Uniti e con la Svezia che fa parte del gruppo A. Solo diciotto Azzurre a disposizione del Commissario tecnico, dopo le defezioni dell’ultimo momento di Elisabetta Tona e Sandy Iannella. “Poche ma buone - commenta Ghedin alla vigilia - anche se avrei preferito averle con me: quelle di Tona e della Paliotti, titolari a tempo pieno, sono due assenze importanti, ma dobbiamo guardare avanti. Da un anno a questa parte il gruppo è cresciuto sotto l’aspetto della consapevolezza dei propri mezzi anche grazie all’esperienza fatta lo scorso anno in questo torneo: non c’è dubbio che la vittoria contro la Germania Campione del Mondo è stata salutare sotto il profilo psicologico. Adesso scendiamo in campo con l’idea di potercela giocare contro tutti, che forse prima ci mancava”. Un gruppo bene assortito, quello azzurro, che Ghedin sta portando avanti con un programma iniziato quattro anni fa: “Strada facendo stiamo inserendo nel gruppo - continua il Commissario tecnico - le ragazze più interessanti. Adesso ce ne sono quattro che provengono dall’Under 19 che sono in rampa di lancio: hanno ancora molto da imparare, però tecnicamente promettono bene. A questo servono i tornei: quest’anno, inserite nel gruppo B, facciamo parte delle 10 nazionali migliori al mondo e anche le nostre avversarie cominciano a guardarci in un altro modo. Sanno, intanto, che non molliamo mai, che siamo furbi e che prendiamo pochi gol. Di questo gruppo sono molto soddisfatto: pensate che io faccio le mie scelte su 10.000 atlete, le altre nazioni tipo Norvegia e Svezia le fanno su 100.000.000”. La Norvegia, prima avversaria del girone qui in Algarve, e uno dei club già affrontati nelle qualificazioni mondiali 2004-2006: “Perdemmo entrambe le partite - ricorda Ghedin - in casa della Norvegia 1-0 e nel settembre 2006 a Rimini 2-1. Due sconfitte che ci possono stare, le norvegesi sono le quarte al mondo e fisicamente sono più attrezzate delle nostre. E’ la tipica squadra anglosassone, che vive di agonismo e non ti lascia respirare. In Norvegia hanno un vivaio incredibile e stanno crescendo a dismisura. Ma con questo non voglio mettere le mani avanti: ce la giochiamo”.