Nazionale A

ABETE: "SPERO DI RIVIVERE LE STESSE EMOZIONI PROVATE A BERLINO"

martedì 4 settembre 2007

ABETE:

Vigilie di partite importanti il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ne ha vissute tante, ma questa che precede l'appuntamento con la Francia ha un sapore davvero particolare. Giunto a Coverciano per stare vicino al Commissario tecnico e agli Azzurri, il presidente ha ammesso: "Le partite contro la Francia, così come quelle contro la Germania, sono match di alto livello. Spero di rivivere sabato le stesse sensazioni provate nel penultimo appuntamento contro la squadra transalpina a Berlino. Lo stadio di Milano tutto esaurito testimonia l'attesa che c'è attorno ad una partita del genere, che non sarà decisiva, ma indubbiamente importante visto che, dopo un esordio stentato nel girone, siamo sulla via del recupero di quella posizione utile che ci permetterebbe di qualificarci ai prossimi Europei". Una vigilia caratterizzata dalle parole di Domenech contro il calcio italiano. Al tecnico francese, Abete tende idealmente la mano: "Sulle parole di Domenech si è espressa la nostra federazione, ma soprattutto devo sottolineare che una presa di posizione è stata assunta dalla Federazione francese, che ha preso le distanze dalle dichiarazioni del proprio tecnico, e dalla Uefa che ha preso delle decisioni in merito. Ma io sono pronto a stringere la mano a Domenech". Parlando con i giornalisti, Abete si è soffermato sugli aspetti principali del nostro calcio dopo le prime due giornate di campionato: "Il bilancio - ha dichiarato- è positivo, al di là degli episodi circoscritti che si sono verificati in un paio di partite. Il torneo è iniziato bene, con tanti gol, molte vittorie in trasferta e una maggiore competitività resa possibile dal ritorno in serie A di piazze importanti con la partecipazione di club come Juventus, Napoli e Genoa. E' stato riaperto lo stadio di Catania, con la presenza della vedova dell'ispettore Raciti che ha certificato la bontà delle cose fatte dopo la tragedia che ha portato alla scomparsa del marito. I dati dell'osservatorio sulla violenza nel calcio ci testimoniano un decremento degli episodi di questo livello, ma il lavoro fatto sotto questo punto di vista, ci induce sempre a monitorare e migliorare su ogni fronte". Due parole Giancarlo Abete le ha espresse anche sul ritorno in azzurro di un giocatore di oltre 34 anni come Christian Panucci. "Come in passato si è parlato di una carenza nel nostro calcio di attaccanti di ruolo, ultimamente si assiste, a livello di generazione, ad una diminuzione di elementi che ricoprono il ruolo di esterni difensivi o di portieri. Uno studio personale che ho fatto sui convocati della Francia, testimonia come a livello di scelte anche nella Nazionale francese prevalga il livello di rendimento. Merito quindi a Panucci per aver mantenuto un livello competitivo e per essersi guadagnato questa convocazione".