Abete: “Passata l’amarezza, incontrerò Donadoni e decideremo”
lunedì 23 giugno 2008
Piange a dirotto, Andrea Pirlo. E’ l’immagine dell’Italia che ha appena lasciato la semifinale con la Russia nelle mani della Spagna. Ancora una volta i rigori hanno deciso il destino degli Azzurri: non più di due anni fa a Berlino portarono la Nazionale di Lippi sul tetto del Mondo, stasera rimandano a casa la squadra di Donadoni, che pure con i tiri dal dischetto aveva un conto in sospeso legato all’Italia dei Mondiali del ’90.
E se il Commissario tecnico, pur con tutta l’amarezza, si è dichiarato orgoglioso del suo gruppo, altrettanto ha fatto il presidente della Figc Giancarlo Abete: “Siamo amareggiati – ha dichiarato - è stata una partita che potevamo vincere e perdere, molto incerta fino all’ultimo. Ma siamo usciti con onore, per questo un forte ringraziamento va al tecnico e a tutto il gruppo squadra, perché hanno mantenuto una presenza ricca di orgoglio. Tutti insieme rifletteremo di quello che è accaduto; con Donadoni avrò un incontro già nei prossimi giorni per una riflessione complessiva su questi Europei e ragioneremo con grande attenzione cercando di programmare il futuro. Stasera è il momento dell’amarezza, poi a mente fredda ragioneremo meglio”. Il presidente Abete, pressato da domande che riguardano il contratto di Donadoni, non ha voluto affrontare l’argomento: “Con Donadoni – ha ribadito - abbiamo un percorso da fare insieme sul piano del ragionamento. Dobbiamo renderci conto tutti che i valori delle squadre sono omogenei, avete visto come sono andati i quarti di finale che ci hanno preceduto. L’Italia ha affrontato l’Europeo con grande orgoglio, ma anche con qualche problema fisico perché non tutti i giocatori erano in condizione, abbiamo perso un giocatore importante come Cannavaro, abbiamo affrontato una partita come quella con la Spagna senza giocatori fondamentali come Pirlo e Gattuso, ma il comportamento della squadra in questo Europeo è stato positivo”.
Tanta amarezza anche negli spogliatoi. Di Natale è inconsolabile. Gattuso, che ha vissuto la sofferenza dei compagni dalla tribuna, attira l’attenzione sull’unità del gruppo: “C’è tanta amarezza, quando si fa parte di un gruppo è normale. Ma io sono orgoglioso di giocare con questa maglia e con questa Italia: abbiamo perso questa partita ai rigori, ma ai rigori abbiamo anche vinto i mondiali. Per me resta l’idea di u n gruppo valido, sono contento di quello che hanno fatto i miei compagni”. Ha gli occhi lucidi Daniele De Rossi: “Fa male uscire così – dice con un filo di voce – c’è poco da dire. Il dispiacere è enorme, per me che ho sbagliato il rigore ancora più grande, nei confronti dei compagni e dei tifosi italiani. Brucia, poi, se pensiamo che in campo c’è stata parità. Purtroppo è andata così”.