Abete: “Con Lippi affrontiamo la sfida dei Mondiali del 2010”
martedì 1 luglio 2008
“Ringrazio Roberto Donadoni e tutto il suo staff per l'impegno profuso in questi due anni e per le qualità morali, personali e professionali che ha manifestato e auguro i migliori successi per il futuro. La Federazione, a conclusione del rapporto contrattuale esistente, ha ritenuto di individuare in Lippi il tecnico che può, alla guida della Nazionale, compiere questo tratto di strada importante in previsione dei prossimi Mondiali in Sudafrica”: con queste parole il presidente della Figc Giancarlo Abete ha introdotto il Lippi bis nella conferenza stampa che si è tenuta presso il Parco dei Principi, alla quale hanno partecipato anche i vice presidenti federali Gussoni, Tavecchio e Albertini. A fianco del presidente, oltre a Lippi, anche il team manager Gigi Riva. Non sono mancate le domande sull’addio di Donadoni. E il presidente ha ancora una volta ricostruito la situazione: “Alla fine degli Europei ho fatto una valutazione che non è legata al rigore segnato o sbagliato. Il rigore realizzato avrebbe portato all'automatismo del rinnovo contrattuale, non è successo e allora ho fatto una valutazione globale dell'andamento dell'Europeo. Torno a ripetere che nel caso di Donadoni non c’è stato un esonero ma un esaurimento del rapporto contrattuale - precisa – e nella scelta tra due tecnici di prima qualità Lippi è stato individuato come la persona a cui ridare la guida della Nazionale per i Mondiali”. Ricordando la prima proposta della Federazione che prevedeva il rinnovo automatico del contratto di Donadoni in caso di raggiungimento della semifinale di Euro2008, il presidente Abete ha sottolineato: “In quel momento il tecnico ha interpretato questa soluzione come una carenza di fiducia” e l’ha rifiutata. Successivamente, il 20 maggio, il Commissario tecnico e la Figc hanno raggiunto un accordo “a condizioni già stabilite con una clausola rescissoria reciproca , certificata in 900 mila euro lordi”. Quindi, poco prima dell’inizio degli Europei, ha fatto seguito il ripensamento da parte di Donadoni che ha chiesto ad Abete “di tornare alla proposta precedente,già proposta dalla FIGC, con l'automatismo del rinnovo del contratto in caso di raggiungimento della semifinale e la rinuncia alla clausola di rescissione. Io -ha concluso il presidente- ho accettato la richiesta di tornare alla mia prima proposta contrattuale perchè ho ritenuto responsabilmente di dare al Commissario tecnico più serenità e di testimoniare, se fosse stato necessario, che non c'era alcuna situazione precostituita che prevedeva un diverso assetto tecnico della Nazionale”.