
A Milano l'evento della Lega Serie A sulla gestione del talento. Gravina: "L'investimento nei giovani non è più una scelta, ma una necessità"
Presenti all'Arena Civica anche il coordinatore delle Nazionali giovanili maschili Maurizio Viscidi e i tecnici delle Nazionali Under 21 (Nunziata), Under 20 (Corradi), Under 19 (Bollini) e Under 18 (Franceschini). Il presidente federale: "Dobbiamo riconsegnare ai ragazzi la voglia di giocare e divertirsi"mercoledì 9 aprile 2025

'Dal calcio giovanile al calcio dei grandi, la gestione del talento' è il titolo di un evento che si è svolto in mattinata nella palazzina Appiani dell'Arena Civica di Milano prima della finale di Coppa Italia Primavera tra Milan e Cagliari. All'evento, organizzato dalla Lega Serie A in collaborazione con Social Football Summit, hanno partecipato anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il coordinatore delle Nazionali giovanili maschili Maurizio Viscidi e i tecnici delle Nazionali Under 21 (Carmine Nunziata), Under 20 (Bernardo Corradi), Under 19 (Alberto Bollini) e Under 18 (Daniele Franceschini).
"Sono felice di essere qui in questa splendida location, un luogo simbolo del calcio italiano perché qui è iniziata la storia della nostra Nazionale - le parole di Gravina, ricordando il match d'esordio contro la Francia del 1910 -. È un giorno molto speciale, ringrazio il presidente Simonelli, l'AD De Siervo e tutta la struttura della Lega per l'attenzione dedicata a un argomento cruciale per il calcio italiano, ovvero la valorizzazione del talento. L'investimento nei giovani non è più una scelta, ma una vera e propria necessità. La politica dei giovani ripaga nel tempo, ed è quello che sta avvenendo da noi. Ringrazio anche il Club Italia per lo straordinario lavoro svolto con i ragazzi e le ragazze, che ha permesso di centrare risultati storici. La responsabilità di valorizzare i talenti non ricade solo sui club, ma è del sistema. Dobbiamo prendere il meglio dei giovani, facendoli divertire, abbandonando l'idea esasperata della tattica. Dobbiamo riconsegnare ai ragazzi la voglia di giocare e divertirsi, i nostri educatori devono tornare a fare questo, perché solo così possiamo sviluppare abilità che servono per favorire lo sviluppo dei top player. Insieme ai club abbiamo riscoperto uno spirito di collaborazione che va nell'interesse del calcio italiano".
I risultati delle Nazionali giovanili sono sotto gli occhi di tutti: l'Under 17 maschile è campione d'Europa in carica e difenderà il titolo a maggio in Albania, l'Under 19 ha chiuso l'Elite Round senza sconfitte in un girone con Spagna e Francia, e proprio ieri l'Under 19 femminile ha bissato la qualificazione dell'Under 17 alla fase finale dell'Europeo. "Fa piacere vincere, ma bisogna cercare di farlo non solo con l'organizzazione tattica, ma anche attraverso il talento e la tecnica - le parole di Viscidi -. Le vittorie fanno ben sperare per il futuro. Ci vuole pazienza, perché i successi a livello giovanile sono a livello di Under 17 e Under 19, quindi è un'onda lunga che ha bisogno di tempo per arrivare in Nazionale A e al calcio dei grandi".