A Ginevra l’Italia sconfitta dal Portogallo: decide un gol di Eder. Palo di Bonucci
martedì 16 giugno 2015
Sconfitta a Ginevra da un gol di Eder, l’Italia perde l’occasione di presentarsi tra le nove teste di serie al sorteggio per le qualificazioni al mondiale 2018. Amichevole solo sulla carta, contro il Portogallo serve una vittoria. E invece, oltre al ranking, gli Azzurri salutano anche l’imbattibilità e portano a casa la prima sconfitta dell’era Conte. Occasioni sciupate, disattenzioni difensive, il palo di Bonucci per un’Italia che presenta tanti cambi rispetto alla partita di venerdì scorso a Spalato. Nonostante le defezioni, Conte ripropone il 4-3-3 con Sirigu in porta, in difesa De Sciglio e Darmian esterni con Bonucci e Ranocchia centrali, a centrocampo Pirlo con Bertolacci e Soriano, in attacco Immobile punta centrale con El Shaarawy e Candreva.
Partono subito all’attacco gli Azzurri con Pirlo che, dopo tre minuti, costringe Beto a respingere il suo tiro su punizione. Al 19’ ci prova Bertolacci con una grande conclusione che lambisce il palo. Bella anche la conclusione al 27’ di El Shaarawy, il cui tiro a giro sul secondo palo finisce fuori di poco.
Ma, dopo lo sprint iniziale, sono due disattenzioni degli uomini di Conte a regalare al Portogallo le migliori occasioni del primo tempo. Al 31’ un controllo sbagliato di Sirigu a favore di Eder dà l’avvio ad un’azione che prosegue con Varela che, a porta vuota, colpisce a botta sicura, provvidenziale il salvataggio sulla linea di Ranocchia. Al 31’ si salva in due tempi Sirigu su un tiro insidioso di Moutinho, che approfitta di un disimpegno impreciso di Ranocchia.
L’Italia torna in campo nella ripresa determinata a sbloccare il risultato e al 2’ si presenta davanti a Beto con una conclusione da fuori di Soriano di poco sopra la traversa. Passano due minuti e c’è Pirlo al tiro su punizione, palla al centro dove è perfetto lo stacco di testa di Bonucci che si stampa però sul palo, poi Darmian viene anticipato da Danilo. Sfortunati, gli Azzurri, che al 7’ subiscono una ripartenza portoghese con Eliseu che appoggia a Quaresma, cross teso di esterno per Eder che con un destro potente sotto la traversa festeggia il suo primo gol con la maglia del Portogallo.
Conte corre ai ripari ed effettua al 13’ il primo cambio con l’ingresso di Vazquez al posto di Soriano e al 19’ il secondo con Gabbiadini in sostituzione di Candreva. Pericolosa l’Italia al 22’ con Pirlo che serve Darmian, il tiro finisce fuori di poco.
Subito dopo esce El Shaarawy e fa il suo esordio con la maglia azzurra Sansone. Conte punta sulle forze fresche per cambiare rotta all’incontro: nel giro di pochi minuti entrano anche Matri, Pasqual e Parolo al posto di Immobile, De Sciglio e Bertolacci. Ma è sempre il Portogallo a comandare il gioco, forte del vantaggio e del fatto che, già testa di serie, non ha problemi di ranking. Non c’è molto tempo per recuperare, ma prima del triplice fischio l’Italia va vicinissima al pareggio quattro volte. Prima ci prova Gabbiadini con un sinistro sul quale Beto si allunga e devia, poi Matri, il cui destro trova l’esterno della rete. Proprio in chiusura occasionissima azzurra: miracolo di Beto su Vazquez, poi Ranocchia sul successivo angolo mette fuori di poco.