Under 18 Professionisti, la finale sarà Genoa-Roma: 2-1 dei giallorossi sull'Atalanta, impresa del Grifone contro l'Inter
I rossoblù superano per 5-4 i nerazzurri all'ultimo minuto dei supplementari. Giovedì ad Ancona l'ultimo atto della stagione per assegnare lo Scudettomartedì 11 giugno 2024
Sarà Genoa-Roma la finale del campionato Under 18 Professionisti: al termine di un’intensa giornata di semifinali, rossoblù e giallorossi si sono infatti garantiti il pass per l’ultimo atto della stagione, in programma giovedì 13 giugno alle ore 20 (in diretta su DAZN e VivoAzzurro Tv) al ‘Del Conero’ di Ancona.
Difficile trovare un unico aggettivo per definire l’impresa del Grifone, capace di superare all’ultimo minuto dei tempi supplementari, per 5-4, l’Inter, che aveva concluso la stagione regolare al primo posto in classifica. I ragazzi di Ruotolo sono stati capaci prima di recuperare due reti di svantaggio nei tempi regolamentari e poi, dopo tre legni e tre espulsioni, hanno trovato la rete che vale la finale al 120’ con Arata.
A circa 120 chilometri di distanza da Ancona, ad Ascoli, è andata poi in scena la seconda semifinale di giornata tra la Roma e l’Atalanta. I giallorossi hanno indirizzato la gara a inizio ripresa con i sigilli di Solbes e Reale, portandosi sul doppio vantaggio; quindi sono stati bravi a contenere il rientro dei bergamaschi dopo la rete del 2-1 con cui si è concluso il confronto.
INTER-GENOA, LA PARTITA. L'Inter, che nel girone eliminatorio ha perso con il Genoa sia all'andata (Genoa-Inter 2-1, 12 novembre) sia al ritorno (Inter-Genoa 2-3, 8 aprile), inizia con il piede giusto e, dopo appena cinque minuti, passa in vantaggio: Castegnaro, dalla fascia sinistra, pennella un cross con il mancino per Venturini che, di testa in elevazione, trafigge Consiglio centralmente sotto la traversa. I rossoblù non ci stanno e, intorno al quarto d'ora, trovano la rete del pari grazie a Deseri che, di testa in tuffo, capitalizza nel migliore dei modi un calcio d'angolo dalla destra di Romano. I nerazzurri non accusano minimamente il colpo e, dopo essere andati vicini al 2-1 con un destro rasoterra di Pinotti, tornano avanti grazie a Lavelli, bravissimo ad attaccare il primo palo sul cross dalla sinistra di De Pieri e anticipare con il destro il numero 1 avversario al 24'. I ragazzi di Andrea Zanchetta continuano a spingere e, dopo due azioni in fotocopia di Pinotti prima e del classe 2007 Dilan Zárate poi respinte da Consiglio, trova il terzo gol: De Pieri, dai 20m, prende la mira e lascia partire un velenoso sinistro rasoterra che s'infila nell'angolino basso alla destra al 33'. Nei minuti finali del primo tempo, ancora il numero 10 nerazzurro, questa volta direttamente da calciato di punizione, calcia a rete, ma il violento mancino rasoterra del fantasista di Zanchetta è miracolosamente respinto da Consiglio, distesosi sulla sua destra.
Dopo l'intervallo, il Genoa rientra sul terreno di gioco con tutt'altro piglio rispetto ai primi quarantacinque minuti e, al 57', trova il gol: Venturino si presenta a tu per tu con Zamarian e, di destro, calcia a rete trovando la base del palo alla sinistra prima che Ekhator, più lesto di tutti sulla respinta, realizzi il tap in vincente con il mancino. I rossoblù prendono fiducia e, due giri d'orologio più tardi, vanno vicinissimi al pari, ancora una volta con il numero 9 che, sugli sviluppi di un cross dalla sinistra, si coordina e, di destro al volo, colpisce una clamorosa traversa. Sempre Ekhator, scatenato in questo secondo tempo, prende la mira e, dal limite, lascia partire una potente conclusione con il destro che si stampa, ancora una volta, sulla traversa. Il gol del Genoa è nell'aria e, all'85', arriva puntualmente: batti e ribatti in area di rigore nerazzurra prima che il pallone arrivi sui piedi di Cristian Lattari, appostato sul secondo palo, realizza il tap in vincente con il mancino.
Nel primo tempo supplementare, i rossoblù passano in vantaggio al 101' con Lorenzo Venturino, il cui destro rasoterra ad incrociare s'infila nell'angolino basso alla sinistra, prima di rimanere in dieci a causa dell'espulsione di Lattari per doppio giallo. Nei secondi quindici minuti, i nerazzurri pareggiano momentaneamente i conti con Matteo Spinaccè che, al 112', s'inventa uno splendido sinistro dai 35m, che s'infila sotto il sette alla sinistra. Lo stesso numero 18 nerazzurro, neanche 30 secondi più tardi, si fa espellere per doppio giallo prima che, allo scadere, il Genoa trovi il gol vittoria: Mavraj, dalla fascia destra, crossa al centro, con il destro, per capitan Arata che, di testa, supera Zamarian e regala ai ragazzi di Gennaro Ruotolo la finale scudetto, la seconda della storia rossoblù dopo quella vinta nel 2021.
INTER-GENOA 4-5 dts (3-1 pt; 3-3)
INTER: Zamarian; Della Mora, Re Cecconi, Garonetti, Castegnaro (16'st Tigani); Venturini, Zanchetta M. (6'sts Vanzulli), Dilan Zárate (1'pts Pavesi); De Pieri (6'pts Zouin), Lavelli (22'st Spinaccè), Pinotti (16'st Mosconi). A disp.: Tommasi (P), Kangasniemi. All.: Andrea Zanchetta.
GENOA: Consiglio; Venturino, Deseri (23'st Sancinito), Arata, Barry (19'st Lattari), Ahanor; Carbone (7'pts Corengia), Dodde, Grossi (19'st Ghinassi); Romano (17'pts Mavraj); Ekhator (7'pts Nuredini). A disp.: Boschi (P), Georgievski, Pagliari. All.: Gennaro Ruotolo.
Arbitro: Sig. Gianluca Guitaldi di Rimini. Assistenti: Sig. Gennaro Scafuri di Reggio Emilia e Sig. Gennaro Apollaro di Rimini. Quarto ufficiale: Sig. Diego Castelli di Ascoli Piceno.
Reti: 5'pt Venturini (I), 16'pt Deseri (G), 24'pt Lavelli (I), 33'pt De Pieri (I), 12'st Ekhator (G), 40'st Lattari (G), 11'pts Venturino (G), 7'sts Spinaccè (I), 15'sts Arata (G).
Note: ammoniti Ahanor (G), Garonetti (I), Lattari (G). Al 16'pts è stato espulso Lattari (G) per doppio ammonizione. Al 13'sts è stato espulso Spinaccè (I) per doppia ammonizione. Carbone (G) è stato espulso per proteste dalla panchina.
ROMA-ATALANTA, LA PARTITA. La prima occasione del match capita subito in apertura sui piedi di Feola, con Torriani che è bravo a chiudere lo specchio della porta al numero due della Roma. Le due squadre si affrontano a viso aperto, a ritmi subito elevati e con le occasioni che arrivano su entrambi i fronti. I giallorossi si fanno però preferire e al 13’ collezionano un’altra ghiotta opportunità, ma la conclusione di Nardozi sul primo palo dà solo l’illusione del gol e accarezza l’esterno della rete adagiandosi sul fondo.
Dopo una prima parte più dinamica, verso la metà della prima frazione di gioco la partita attraversa una maggiore fase di studio. I due tecnici vivono la gara con due stili diversi: l’allenatore turco della Roma, Tanrıvermiş, dà continue indicazioni ai suoi, con la voce che riecheggia sugli spalti del ‘Del Duca’ di Ascoli. Stefani osserva invece più silenziosamente i suoi ragazzi, mentre il cronometro scorre e i tatticismi, vista anche l’elevata posta in gioco, continuano a prevalere.
Minuto quarantacinque: proprio mentre il quarto uomo alza il tabellone luminoso che indica un minuto di recupero, un calcio d’angolo in favore dell’Atalanta battuto dalla destra trova una traiettoria insidiosa che finisce dalle parti di Arrigoni, il cui colpo di testa colpisce la parte alta della traversa.
La ripresa si apre subito con l’episodio che sblocca il confronto: da un’azione sulla destra della Roma, la difesa bergamasca non riesce a liberare la propria area di rigore e alla fine la palla finisce a Ricardo Solbes, bravo e letale da centro area a portare avanti i suoi. L’Atalanta accusa il colpo e due minuti più tardi è prodigioso l’intervento di Torriani a dire di no al tentativo su punizione di Della Rocca, mantenendo i bergamaschi a contatto. Il raddoppio giallorosso però è solo rimandato di qualche minuto: all’undicesimo, ancora una volta, l’Atalanta non riesce a sbrogliare una situazione insidiosa nella propria area e la sfera limite finisce sui piedi di Reale che si inventa una conclusione di controbalzo di rara bellezza che si infila imparabilmente sul secondo palo.
La gara sembra chiusa e invece alla mezz’ora, sfruttando una doppia superiorità numerica del momento, con due romanisti a bordo campo, l’Atalanta riapre i giochi con una conclusione di Baldo deviata. Gli ultimi tentativi lombardi di allungare la sfida ai supplementari vengono però respinti con cura dalla difesa giallorossa, che al triplice fischio può festeggiare il raggiungimento della finale.
ROMA-ATALANTA 2-1 (0-0 pt)
ROMA: Kehayov; Feola, Reale, Pedro Lopes (43’st João Gabriel), Golič, Mirra, Della Rocca (39’st Litti), Tumminelli, Ricardo Solbes (32’st Colasurdo), Levak, Nardozi. A disp.: De Franceschi (P), Cioffredi, Ivković, Bauco, Mlakar, Surricchio. All.: Tuğberk Tanrıvermiş.
ATALANTA: Torriani; Asiatico, Simonetto (32’st Gobbo), Riccio (35’st Pollio), Obrić, Previtali (32’st Mencaraglia), Arrigoni (49’st Berbardello), Cassa, Camara, Bonanomi (49’st Ndongue Ndongue), Baldo. A disp.: Sala (P), Albè, Sabatini, Carbè. All.: Lorenzo Stefani.
Arbitro: Leorsini (sez. Terni). Assistenti: Ottobretti (Foligno) e Foglietta (Foligno). IV Ufficiale: Grieco (Ascoli Piceno)
Reti: 2’st Ricardo Solbes (R), 11’st Reale (R), 30’st Baldo (A).
Note: ammoniti Asiatico, Simonetto, Litti, Cardozo, Kehayov, Tanrivermis. Recupero: 1’pt, 6’st.
Play off (mercoledì 5 giugno)
Gara 1: Atalanta-Cagliari 4-0
Gara 2: Lazio-Genoa 1-3
Fase finale a 4
Semifinali (martedì 11 giugno)
S1) Inter-Genoa 4-5 dts
S2) Roma-Atalanta 2-1
Finale (giovedì 13 giugno)
Ore 20: Genoa-Roma, stadio Del Conero di Ancona (diretta DAZN e VivoAzzurro TV)