
Sport e inclusione sociale: a Montecitorio l'incontro 'La pratica sportiva giovanile: dal professionismo al dilettantismo, come alternativa sociale partendo dal Sud'
L'evento, andato in scena presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, ha l'obiettivo di valorizzare lo sport come strumento educativo e di riscattogiovedì 15 maggio 2025

Oggi pomeriggio, presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, c'è stato un importante momento di riflessione e confronto sul ruolo dello sport come strumento educativo e di inclusione sociale. L’incontro, intitolato 'La pratica sportiva giovanile: dal professionismo al dilettantismo, come alternativa sociale partendo dal Sud', ha coinvolto studenti, giovani atleti, educatori e rappresentanti del mondo sportivo.
L'iniziativa è nata con l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza dell'attività fisica e dei valori che essa trasmette: rispetto, collaborazione, spirito di squadra, senso di appartenenza. Valori fondamentali per la crescita personale e sociale, soprattutto in contesti territoriali fragili.
All'evento hanno preso parte alcune realtà sportive di rilievo nazionale, da sempre impegnate nell'offrire opportunità concrete di inclusione e coinvolgimento attraverso lo sport:
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Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico, che ha sottolineato il valore educativo del calcio nelle scuole e nelle società di base;
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Fondazione Milan, per l’impegno nei progetti attivati negli istituti penitenziari minorili, dove lo sport diventa strumento di rieducazione e speranza;
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Atalanta BC, con le sue iniziative che avvicinano gli studenti al calcio professionistico attraverso percorsi formativi e inclusivi allo stadio;
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Fondazione Vaticana Scholas Occurrentes, che ha presentato Pelota de Trapo, progetto rivolto a bambine e bambini delle aree più fragili del Comune di Napoli, in collaborazione con l’ASD Kodokan Napoli.
L’incontro ha inteso valorizzare il ruolo dello sport - dal professionismo al dilettantismo - come veicolo di crescita, coesione sociale e contrasto alla marginalità, con particolare attenzione al Mezzogiorno e alle sue potenzialità.
