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Incontro con i club di A e B. Tisci: “Importante la sinergia con il Settore Giovanile”

martedì 23 gennaio 2018

Incontro con i club di A e B. Tisci: “Importante la sinergia con il Settore Giovanile”

Intensa giornata di lavoro tecnico e programmatico per i responsabili dei settori giovanili delle società di Serie A e Serie B, riuniti oggi a Roma per il consueto incontro di aggiornamento con lo staff della FIGC e del Settore Giovanile e Scolastico.
 
Ad aprire la riunione, che si è svolta presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma, il saluto di Lorenzo Valeri, Presidente della Commissione Dirigenti e Direttori Sportivi e di Vito Tisci, Presidente del Settore Giovanile e Scolastico, che, rivolgendosi ai circa 40 ospiti presenti in aula, ha parlato dell’importanza della sinergia con i club. “Ritengo davvero significativa la vostra presenza – ha sottolineato Tisci - e al contempo necessario incontrarsi periodicamente, al fine di affrontare tutto ciò che in modo più diretto ci tiene impegnati ogni giorno. Come Federazione e Settore Giovanile e Scolastico siamo sempre proiettati al futuro, a una pianificazione che vada oltre la singola stagione e che miri a una crescita valida e costruttiva dei calciatori e delle calciatrici, i primi destinatari di ciò che trattiamo, in un’ottica di sistema, che necessariamente deve trovare sfogo nelle Nazionali Giovanili”. 
 
Importante, dopo l’introduzione al programma della giornata del Segretario SGS, Vito Di Gioia, l’intervento di Des Ryan, Head of Sports Medicine and Athletic Development dell’Arsenal FC, che ha portato il proprio contributo quale best practice internazionale, illustrando il proprio modello di sviluppo giovanile. Un modo di operare che cura la crescita dei ragazzi da un punto di vista tecnico, atletico e comportamentale, tenendo presente le esigenze, anche caratteriali e culturali, dei singoli individui, con l’obiettivo di formare i calciatori della prima squadra del futuro.
 
Sul tema dello sviluppo giovanile, sia in termini tecnici che strutturali, foriera di spunti la presenza di Maurizio Viscidi, Coordinatore della Squadre Nazionali Giovanili della FIGC, che ha introdotto il concetto di “nostre nazionali”, riferito alla costante e proficua collaborazione con le società. Nel corso del suo intervento Viscidi ha offerto focus sulle nazionali giovanili, da un punto di vista di benchmark con le altre formazioni europee, sulle principali esigenze dei giovani azzurri, sempre nell’ottica di un confronto a livello internazionale e sugli aspetti positivi e negativi riscontrati in questi ultimi anni. “Il nostro lavoro, che è conseguenza del vostro di impegno - ha dichiarato Viscidi - è finalizzato ad alcuni obiettivi fondamentali: rappresentare l’Italia, far acquisire ai ragazzi una maggior esperienza internazionale, riuscire a portare i calciatori nella Nazionale A, aggiornarsi a livello europeo e diventare un autorevole test per la programmazione futura”.
 
Collegato all’intervento di Viscidi, il contributo di Enrico Sbardella, Ct della Nazionale Femminile Under 19, che ha affrontato il tema del calcio femminile, soprattutto per quanto attiene la parte relativa alla sviluppo e all’attività d’elite. Il tecnico delle giovani azzurre, nel proporre un confronto con le altre realtà europee, ha sottolineato l’importanza del supporto e della volontà da parte delle società per contribuire a una crescita davvero sostanziale del movimento. Un percorso che deve partire dal basso, dall’attività di Grassroots, passare attraverso i Centri Federali Territoriali fino ad arrivare alle Selezioni Territoriali e, quindi, alle Rappresentative Nazionali, dando pertanto corpo a una forte sinergia tra Federazione, intesa come Settore Giovanile e Scolastico e Club Italia, Società e Lega Nazionale Dilettanti. 
 
Seconda parte della giornata aperta da Maurizio Marchesini, Responsabile Tecnico Nazionale dei Centri Federali Territoriali, che ha focalizzato il proprio intervento sulla genesi e sui progressi del più importante progetto tecnico e di sviluppo avviato dalla Federazione dal 2015 e rivolto ai giovani calciatori e calciatrici che militano nelle società dilettantistiche. Un programma mirato all’apprendimento degli atleti, piuttosto che al risultato, proposto secondo una metodologia comune e uniforme, che dal prossimo mese di febbraio coprirà 40 città in tutto il territorio. Marchesini ha inoltre illustrato ai presenti la mission, l’attività e i numeri che caratterizzano i Centri Federali Territoriali: un percorso costituito da addestramenti tecnici fondati sui 7 pilastri stilati dalla Commissione Tecnica Nazionale, workshop di carattere formativo ed educativo, rivolti sia ai ragazzi che ai genitori, visite alle società del territorio e aggiornamenti per gli istruttori. 
 
Di particolare interesse per i destinatari dell’incontro lo spazio dedicato ai Campionati Nazionali Giovanili Under 17, Under 16 e Under 15, le tre manifestazioni a cui partecipano le società rappresentate e sulle quali si è concentrato Stefano Tribuzi (Attività Agonistica Settore Giovanile e Scolastico). Un quadro generale sulla riforma recentemente attuata con l’introduzione del torneo Under 16 di Serie A e B, sull’andamento, sul calendario e sul format delle stesse competizioni e sulle proposte di sviluppo, tra cui delle manifestazioni post-campionato per le formazioni non impegnate nelle fasi finali. 
 
Passando all’Attività Grassroots, Massimo Tell, ha illustrato le nuove modalità di gioco nelle categorie di Base; disposizioni necessarie per lo sviluppo di un modello di pratica sportiva uniforme e condivisa in tutto il territorio nazionale. A fronte degli aspetti legati alla programmazione, sono state presentate le competizioni riservate ai calciatori e alle calciatrici per le suddette fasce d’età tesserate anche per le società professionistiche: il Torneo Under 12 Femminile, il Torneo Under 13 Fair Play Élite e il Torneo Under 15 Femminile. Tutte le manifestazioni, che verranno disputate nella formula 9vs9, si articoleranno secondo il medesimo format che prevede Fasi Territoriali, Concentramenti Interregionali e una Fase Finale Nazionale. A conclusione del proprio intervento, Tell ha comunicato la proposta di un Torneo Under 13 Fair Play Pro, dedicato ai club professionistici con Fasi Interregionali in quelle regioni dove non vengono organizzate manifestazioni pro per la categoria Esordienti.
 
Un altro aspetto che in occasione degli incontri con le società non viene mai ignorato è quello relativo alle norme che regolano l’attività giovanile, in particolare quelle legate alle deroghe e alla tutela dei giovani tesserati. Un campo d’azione delicato, esplicitato nelle N.O.I.F., sul quale Cristiana Capelli e il Segretario Di Gioia, dopo aver illustrato i dati delle ultime stagioni, hanno aperto un’opportuna valutazione in merito ai criteri di concessione, aprendo a un dibattito ed a possibili proposte da parte dei diretti interessati. 
 
I lavori si sono conclusi con gli interventi di Pierpaolo Romani, collaboratore dell’Associazione Italiana Calciatori, e Antonino Diliberto, Dirigente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nello specifico, Romani ha introdotto il lavoro effettuato dall’AIC, denominato “Calciatori sotto tiro”: un’attività di osservatorio mirata alla segnalazione di situazioni o azioni intimidatorie, minacce o violenze subite dai tesserati. Un fenomeno diffuso in tutto il territorio, sia tra i professionisti che tra i dilettanti, anche a livello giovanile, sul quale, come sottolinea l’Assocalciatori, è necessaria una profonda riflessione in termini di sicurezza e provvedimenti per garantire la tutela degli stessi calciatori.
 
Continuando sul filone educativo, Diliberto ha mostrato i soddisfacenti dati del progetto di sperimentazione "Studenti-Atleti di Alto Livello": un'attività promossa in 390 scuole, in 18 regioni italiane, che ha coinvolto 1486 studenti-atleti per garantire un sano connubio tra scuola e sport. Un argomento di notevole interesse anche per le società, che nella stagione in corso sta riguardando oltre 300 ragazzi e in merito al quale i presenti hanno portato la loro esperienza, sia per quanto riguarda l'utilizzo degli strumenti a disposizione, che dei risultati ottenuti.