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Il Calcio Ridotto

mercoledì 15 settembre 2010

Il Calcio Ridotto

Volentieri pubblichiamo questo estratto del Manuale del Grassroots edito dalla FIFA che parla del Calcio Ridotto (www.fifa.com). Le indicazioni che il lettore ne trarrà, sono tutte indirizzate verso l'adattamento del modello Calcio alla misura dei bambini. I benefici metodologici e didattici appaiono chiari e derivano dalla diversificazione numerica nella composizione delle squadre e nella misura dei campi, più adatti alle tappe evolutive dei calciatori in erba, così come esplicitato anche all'interno della nostra Guida Tecnica. Sullo sfondo, rimane il richiamo metaforico al vecchio buon Calcio di strada, dove il gioco era più estemporaneo nella sua organizzazione ma il divertimento era assicurato.


Le partite di calcio con un numero ridotto di giocatori sono estremamente utili per i bambini. Tutte le osservazioni, le esperienze e gli studi di ricerca effettuati dimostrano che i giovani traggono più piacere e apprendono meglio giocando in squadre con un numero ridotto di giocatori e con regole adattate. Con questa modalità di gioco, infatti, i bambini toccano più volte il pallone, apprendono più rapidamente e sono portati a prendere molte più decisioni nel corso di una partita. Inoltre, visto che la palla non è mai troppo lontana, la concentrazione aumenta. I bambini, quindi, sono più coinvolti nel gioco, proprio perché realizzano più movimenti ed esercizi, apprezzando l’attività molto di più che se giocassero in un campo grande. Meno giocatori sul terreno di gioco e nelle squadre equivale a più attenzione individuale dei partecipanti. In questo modo hanno più opportunità di segnare dei goal (che è ciò che vorrebbero fare tutti i bambini), e i portieri (ad eccezione nel gioco 4c4, dove non è previsto il ruolo del portiere) sono più partecipi nelle azioni di gioco durante la partita. Allo stesso modo i giovani calciatori degli altri ruoli sono più coinvolti nelle azioni di attacco e in quelle di difesa, si espongono maggiormente in tutte le possibili peripezie con il pallone e, quindi, il gioco diventa più divertente, si passano meglio il pallone ed apprendono di più.

Ci sono varie importanti statistiche che evidenziano i benefici del gioco ridotto in confronto con il calcio ad 11 giocatori. Tra questi: 
- I giocatori toccano il pallone cinque volte di più nel gioco 4c4 e due volte tanto nel 7c7. 
- I giocatori si affrontano tre volte di più nelle situazioni ‘uno-contro-uno’ nel 4c4 e due volte di più nelle gare 7c7. 
- In media, i bambini segnano un goal ogni 2 minuti nel 4c4, ed ogni 4 minuti nel 7c7. 
- Gli interventi dei portieri sono da 2 a 4 più frequenti nel 7c7 che nell’11c11. 
- Il pallone è fuori dal campo di gioco l’8% del tempo totale nelle gare 4c4, il 14% del tempo nella gare 7c7 e il 34% nell’11c11.

Nelle gare di calcio ridotto, ogni giocatore: 
- Gioca tutto il tempo 
- Riceve il pallone regolarmente 
- Tenta di segnare un goal per tutta la durata della partita 
- È libero di giocare
- Riceve incoraggiamento in ogni momento dall’istruttore
- È supportato dai genitori e dagli istruttori


La gioia di giocare
Per i bambini, la cosa più importante è giocare, e giocano per il piacere di giocare. Disputare le partite è una parte essenziale della formazione e del processo di apprendimento, e i bambini apprendono meglio giocando. Il gioco sviluppa l’indipendenza e altre competenze, come lo spirito di iniziativa e la capacità di prendere decisioni (creatività), però migliora anche il rapporto con gli altri e la considerazione degli altri. 
In generale, dal punto di vista tattico, si sviluppa una visione di gioco più veloce, e migliora la capacità di attaccare e di difendere. 
Nelle categorie del calcio di base, per questi motivi, ogni seduta di allenamento deve includere anche un fase di gioco libero. Durante questo periodo, l’istruttore si metterà da parte ed osserverà da una certa distanza. In questo modo permetterà ai bambini di giocare senza inibizioni, mettendo in pratica ciò che hanno appreso. 

Il terreno di gioco 
La dimensione del terreno di gioco è molto importante. Deve essere adattata all’età e all'abilità e al numero dei giocatori. Uno campo di gioco piccolo con un elevato numero di giocatori renderà difficile il gioco e richiederà grandi abilità tecniche e una elevata visione di gioco. 
In generale, non si deve pensare che tutti i bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni posseggano già a questa età queste capacità. I bambini presentano caratteristiche differenti secondo lo sviluppo fisico e tecnico e, per questi motivi, le diverse dimensioni del campo di gioco nel calcio ridotto non sono raccomandabili per tutte le età. È importante seguire una evoluzione logica, dove i bambini passano dal giocare partite 4c4 (senza portieri) e, progressivamente, arrivano a giocare gare 9c9. 
Gare in Campi Ridotti
Età
6-8
9-10
11-12
4-c-4
 X
X
X
5-c-5
 X
X
X
7-c-7
 
X
X
9-c-9
 
 
X


Dimensioni delle porte e attrezzature 
La dimensione delle porte dovrebbe essere adatta all'età dei bambini. Porte piccole per i bambini più piccoli e porte di dimensioni maggiori per i bambini più grandi. Se è possibile, conviene utilizzare porte con le reti. Le reti contribuiscono notevolmente ad aumentare il divertimento durante le partite. Se sono disponibili solo le porte per le gare 7c7, si possono ridurre le dimensioni utilizzando dei riferimenti (p.e. delimitatori di spazio). In caso contrario, si possono fare le porte utilizzando semplicemente delimitatori di spazio, coni o paletti. Inoltre, le due squadre dovranno anche essere facilmente distinguibili, per questo è necessario prevedere un numero sufficiente di pettorine di diverso colore. 

Aspetti tecnici del gioco 
Le competenze tecniche come il possesso della palla, il tiro in porta, il passaggio, il controllo della palla, la conduzione della palla e il colpo di testa sono tutte utilizzate durante il gioco, e possono essere insegnate e migliorate con l’inserimento dell’avversario che esercita una certa pressione. Durante le sedute di allenamento gli istruttori dovrebbero assicurarsi che ogni aspetto della tecnica venga sollecitato. Se, ad esempio, l’obiettivo principale di una specifica seduta di allenamento è il ‘dribbling’, dovrebbe essere scelto un modello di gioco e/o un esercizio che sviluppa adeguatamente questa capacità e quindi l’obiettivo fissato. 

Esercizi su campi ridotti e modalità di gioco 
Il calcio si fonda su due concetti fondamentali: segnare goal e impedire alla squadra avversari di segnare. Il modo migliore per raggiungere questi obiettivi è quello di utilizzare modalità di gioco adattate e applicate per i diversi esercizi. 
- La modalità di gioco più piccola è l’1c1. 
- In questo esercizio, per quanto riguarda l’aspetto tecnico, la concentrazione si focalizza sul dribbling e sulla protezione della palla. 
- Il bambino deve anche imparare ad imporsi e ad utilizzare correttamente il proprio corpo. 
- Il concetto di questo modello è anche sintetizzato nella questione "io e la palla". 
La situazione cambia quando un altro giocatore entra a far parte del gioco (‘due contro uno’). Il bambino ora dispone della possibilità di passare la palla e deve decidere autonomamente quale opzione scegliere: deve tener il pallone o effettuare un passaggio?
 Il livello successivo, che coinvolge diversi compagni di squadra e avversari, richiede una maggiore visione di gioco, più nozioni di gioco collettivo e più creatività. Quanto più è elevato il numero dei partecipanti, più complesso è il gioco. Per questo motivo è importante tenere sempre bene in considerazione l'età dei bambini, e fare in modo che i bambini migliorino per farli passare da un gioco ridotto al seguente e a modalità di gioco su campi più grandi. 
Un altro importante aspetto da considerare è che nel calcio ridotto i bambini toccano molto spesso la palla e non possono nascondersi. Anzi, al contrario, questa modalità mette in condizione i giovani calciatori ad andare alla ricerca del pallone, contribuendo a rendere questi modelli di gioco molto intensi. 
Nessun aspetto del gioco deve essere sottovalutato e nelle partite di calcio non deve essere permesso che le partite durino troppo a lungo. 
È necessario l’utilizzo delle sostituzioni (con i giocatori a disposizione in panchina) che contribuiscono a mantenere intenso il ritmo della gara e dell’esercizio. A seconda del livello di abilità e della fascia d’età considerata, dovrebbero essere utilizzati anche modalità di gioco senza portieri. Durante le prime fasi, infatti, è importante garantire che sia facile fare goal in modo da incoraggiare i bambini a tirare in porta, cosa che aiuta anche l’insegnamento della tecnica. 
I giocatori più grandi e più abili cercheranno sempre nuove sfide, dovranno affrontare una maggiore resistenza ed imparare a segnare un goal trovandosi sotto una pressione sempre maggiore. Questo richiede un incremento della tecnica, il passaggio ad un livello più avanzato di gioco e l'utilizzo di un maggior numero di abilità. 
È a questo punto che i portieri dovrebbero essere inseriti nel modello di gioco. In tal senso, è importante insegnare ai portieri gli aspetti tattici del gioco (tiro in porta, pressing, opportunità per iniziare la fase offensiva o contrattaccare, ecc.). Le gare su campi ridotti offrono l'occasione ideale per sviluppare questi aspetti. Per riassumere, i giovani calciatori toccano il pallone molto più spesso nelle gare su campi ridotti. Effettuano più passaggi e si trovano più spesso in situazioni 1c1. La maggior frequenza con cui si trovano in situazioni di gioco in cui devono prendere decisioni aiuta i bambini ad apprendere e a vivere un’esperienza positiva. La loro partecipazione attiva nel gioco accresce anche il loro piacere di giocare, rendendo più facile la comprensione del gioco e, soprattutto, i bambini si divertono di più e godono di maggiore libertà di esprimersi con il pallone tra i piedi.

Traduzione di Massimo Tell