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Il Calcio delle bambine (seconda parte)

mercoledì 19 gennaio 2011

Il Calcio delle bambine (seconda parte)

Le opportunità di partecipazione delle bambine e delle ragazze alle attività ufficiali previste dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, sono molteplici. Nelle diverse categorie e fasce d'età esiste la possibilità di deroga che può essere richiesta e usufruita dalle società a favore delle calciatrici interessate.
Nell'ambito dell'attività giovanile è possibile partecipare a tornei e campionati ufficiali sia con squadre miste (bambini e bambine)sia con squadre composte da sole bambine nelle seguenti categorie:
Piccoli amici: nate nel 2003, 2004, 2005 (cinque anni compiuti)
Pulcini: nate nel 2000, 2001, 2002 (otto anni compiuti)
Esordienti: nate nel 1998, 1999 (dieci anni compiuti)
Giovanissimi: nate nel 1996, 1997 (dodici anni compiuti)
Le ragazze che per fasce d'età appartengono alla categoria "Allieve" (nate nel 1994 e 1995), possono partecipare nelle attività ufficiali in squadre miste (composte da ragazzi e ragazze) o in squadre composte da solo ragazze, nella categoria "Giovanissimi" a seguito della necessaria richiesta di deroga e successiva concessione del Presidente del SGS della FIGC, secondo le procedure previste dal CU n°1 dello stesso Settore. E' possibile richiedere deroga per partecipare all'attività giovanile in squadre miste o in squadre composte da sole bambine/ragazze nella categoria o nella categoria o nella fascia d'età inferiore di un anno rispetto all'anno di nascita della calciatrice.
Un'ulteriore possibilità di partecipazione alle attività del SGS è data dalle varie categorie giovanili riservate solo alle bambine e alle ragazze come il  Torneo Giovani Calciatrici, a cui partecipa la categoria giovanissimi.
Nell'ambito della programmazione della scuola calcio il primo e fondamentale compito dell'istruttore è quello di stabilire gli obiettivi che si vogliono perseguire durante la stagione sportiva. Chi conduce una squadra mista, composta da bambini e da bambine, o una squadra femminile non può non tenere conto dei diversi processi di maturazione e di alcuni aspetti psicologici che caratterizzano i due generi (vedi prima parte).

La progressione didattica nella scuola calcio:  

Categorie primi calci 6-8
In questa fascia d'età è di fondamentale importanza creare i presupposti per  il maggior numero di esperienze motorie e coordinative. Gli aspetti motivazionali dovranno sostenere le esercitazioni proposte nella cura di  alcuni dettagli propedeutici alla tecnica di base. In questa direzione, ogni esercitazione proposta deve avere una finalità coordinativa, i cui indicatori più importanti in questa fascia d'età riguardano le frequenze, il ritmo e l'equilibrio, abbinata ad un gesto tecnico ( guida palla, trasmissione, ricezione e tiro in porta).
Gli aspetti metodologici : prima di organizzare le sedute di allenamento bisogna prefigurarsi quali siano gli spazi, i tempi e le attrezzature a disposizione. Per una maggiore disponibilità all'apprendimento è importante che ciascun bambino disponga di un pallone e che le esercitazioni siano proposte a piccoli gruppi suddivisi per capacità omogenea.  Un aspetto che caratterizza le bambine è la capacità di cooperazione. A questo proposito suggerisco esercitazioni che prevedono confronti tra gruppi piuttosto che esporre le bambine a competizioni esasperate individuali.  In questa fase evolutiva, le attività presentate dovranno essere sempre sostenute da una base ludica, attraverso una procedura esplorativa, imitativa e per prove ed errori.


Esempio di esercitazione:
In rettangolo: 6x10mt
Obiettivo: ritmo e trasmissione
Attrezzatura: due palloni, due porticine, 6 aste, otto cerchi, due ostacoli, due cinesini.
Svolgimento: quattro bambini a coppie (A-B, C-D)
Contemporaneamente A e C iniziano l'esercizio: superamento ostacolo, balzi tra i cerchi, superamento aste con un tocco per spazio, aggiro cinesino e corsa in diagonale per ricevere il pallone dal compagno(B e D) con conseguente appoggio d'interno piede in porta. Al termine invertire B con A , D con C.
Le varianti di questo esercizio sono molteplici, sia a livello tecnico (conduzione, controllo, tiro in porta), sia a livello coordinativo. L'utilizzo del rettangolo e della composizione dei piccoli gruppi può essere utile anche nella seconda parte dell'allenamento attraverso mini partitelle di due contro due. Il vantaggio di questo tipo di esercizio è la ripetitività del gesto e, nel rispetto del recupero, l'assenza di tempi morti.

Categoria pulcini:
La programmazione dell'attività in questa fase d'età ha come obiettivo primario il miglioramento dei fondamentali tecnici di base e del gioco "collaborativo", nonché il consolidamento delle capacità coordinative acquisite precedentemente. Nell'insegnamento dei fondamentali tecnici è importante che l'istruttore conosca in maniera dettagliata la didattica esecutiva del gesto, meglio ancora se si possa dimostrare efficacemente. L'apprendimento per imitazione consente una registrazione temporanea nella memoria motoria dei bambini, i quali procederanno per prove ed errori sino al suo automatismo. Nei due anni della categoria bisogna privilegiare il gioco radente, di conseguenza le esercitazioni proposte dovranno prevedere tutti i tipi di controllo orientato (suola, interno, esterno) e tutti i tipi trasmissione radente (interno, esterno, collo, interno-collo). Nella didattica dell'insegnamento dei fondamentali  tecnici bisogna tenere presente un incremento progressivo della velocità di esecuzione e una riduzione degli spazi in cui lo stesso avviene.
Lo sviluppo dei giochi collaborativi avviene attraverso l'applicazione dei fondamentali appresi. E' importante avere sempre presente l'obiettivo di miglioramento e che questo sia il più possibile coerente in tutte le fasi dell'allenamento.


Esempio di esercitazione:
In quadrato: 12 x 12mt
Quattro bambini
Obiettivo: ricezione e  trasmissione
Attrezzatura: un pallone, una porticina, quattro cinesini.
Svolgimento: quatto bambini si dispongono ai vertici del quadrato. A trasmette a B e segue, B controlla, trasmette a C e segue. D controlla, guida palla, trasmette in gol e segue. L'esercizio ricomincia da D. Questo tipo di soluzione oltre ad essere semplice e lineare nei presupposti tecnici, consente alcune varianti, come ad esempio l'uno – due e il gioco a muro.

Categoria esordienti:
Gli obiettivi didattici specifici per questa fascia d'età devono rispondere a dei requisiti che siano in grado di creare i giusti stimoli per l'apprendimento delle gestualità tecniche fino all'automatizzazione delle stesse e a alla coordinazione fine del gesto. Le esercitazioni devono prevedere combinazioni motorie in regime di attivazione cognitiva, o più semplicemente che prevedano lo sviluppo del "pensiero veloce". Sarà inoltre utile sviluppare esercizi in situazione semplificata con la combinazione del movimento di due o più giocatori. Dal punto di vista tecnico, sollecitare l'acquisizione delle gestualità tecniche volanti (calcio a parabola, tiro al volo, controllo con varie parti del corpo, colpo di testa).
Nella programmazione delle squadre "miste" è importante tenere presente che questa è la fase d'età in cui solitamente le ragazze iniziano a giocare a calcio e di conseguenza risultano impoverite di alcune esperienze tecnico – motorie sviluppate nelle tappe precedenti. In questi casi è utile procedere con progressioni dal semplice al complesso fino all'uniformarsi con la didattica consigliata per la categoria.

Esempio di esercitazione:
In quadrato: 20 x 20mt
Quattro bambini
Obiettivo: tecnica applicata, superamento frontale
Attrezzatura: un pallone, una porticina, tre cinesini.
Svolgimento:
tre giocatori (A,B,C) sono disposti ai vertici di un triangolo, mentre un altro (D) difende la porta. A passa la palla a C, dopo che quest'ultimo ha effettuato un contro movimento, C restituisce ad A e va in sovrapposizione, A passa la palla a B che scarica su C, a questo punto C e B si affrontano in situazione di uno contro uno con D in supporto di B per la difesa della porta. Si gira in senso orario. Variante 1: C e A affrontano B in due contro uno. Variante 2: C e A affrontano B e D in due contro due.

Leggi qui la prima parte dell'articolo

RITA GUARINO
Laureata in psicologia con master in psicologia dello sport, Allenatore professionista di II°categoria, attualmente allenatore in seconda nazionale Under 17 femminile e Insegnante di tecnica calcistica Individual Football Coaching.