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Gianni Rivera ospite del Liceo Scientifico Statale Archimede di Roma

mercoledì 23 marzo 2011

Gianni Rivera ospite del Liceo Scientifico Statale Archimede di Roma

Oggi, mercoledì 23 marzo, il presidente Gianni Rivera ha incontrato gli studenti del Liceo Scientifico Statale Archimede di Roma per parlare con loro di Etica nello sport. I liceali hanno accolto Rivera  mostrandogli un video che ha ripercorso la carriera del  Golden Boy, dagli esordi in serie A, fino ai grandi successi con il Milan e con la maglia azzurra. Guardando queste immagini, Rivera ha poi iniziato il suo intervento dicendo: "Mi reputo una persona fortunata perché ho potuto far della mia passione un lavoro e perché ho avuto in dono una caratteristica (quella di saper giocare bene a calcio) molto apprezzata in questa società. Diciamo che io sono stato bravo a non buttar via questo dono ed anzi sono riuscito a gestirlo. A voi dico di coltivare le vostre passioni e di cercare di scoprire il prima possibile quale sia il vostro potenziale". 
I ragazzi, hanno invece concentrato le loro domande maggiormente sul mondo del calcio. Il primo, ha chiesto al Presidente come mai alcuni comportamenti scorretti in campo vengono tollerati. "Ritengo che i comportamenti scorretti non dovrebbero mai esser tollerati" ha risposto Rivera "ma sono ben cosciente che se a volte l'arbitro non passasse sopra alcuni gesti o parole, la partita finirebbe spesso 7 contro 7. Credo, però, che dovrebbero essere le società stesse a sanzionare gli atteggiamenti scorretti dei propri giocatori con ammende di natura economica. Il problema, è che questi comportamenti negativi a volte vengono ripresi anche da voi ragazzi che giocate nelle categorie giovanili". A chi invece gli ha chiesto cosa ne pensa della tessera del tifoso, il presidente ha risposto: "le intenzioni del Ministero che ha proposto questa iniziativa sono buone, ma ci sono anche alcune controindicazioni". Infine, gli è stato chiesto cosa ne pensasse dell'evoluzione della figura del calciatore che oggi è protagonista sia sui campi di calcio che in televisione, pubblicità e media in generale. "questo fa parte dell'evoluzione della società. Ai miei tempi, non potevamo fare spot pubblicitari ed eravamo proprietà dei club che avevano il nostro cartellino. Sicuramente, al giorno d'oggi l'importanza del denaro sta prendendo sempre più piede. Non che non sia importante, ma cercate sempre di vederlo come un mezzo e non come un fine". 
Al termine delle domande, i ragazzi hanno poi consegnato a Rivera la locandina realizzata da loro stessi per presentare questo appuntamento e poi sono ritornati nelle loro classi non prima di aver scattato foto e chiesto autografi al Golden boy.