
Concluso al Pontificio Seminario Romano Maggiore il corso per istruttori Grassroots Livello E per gli operatori sportivi delle parrocchie di Roma
L'attività è stata organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico con il contributo di Scholas Occurrentes. Il segretario nazionale Di Gioia: "Vogliamo che lo sport e il calcio raggiungano qualsiasi angolo del nostro paese anche attraverso politiche di sostenibilità sociale"sabato 29 marzo 2025

Ci eravamo lasciati l'8 febbraio, quando al Pontificio Seminario Romano Maggiore si era svolto il secondo appuntamento del percorso didattico per aspiranti istruttori di attività di base grassroots Livello E - Entry Level, un percorso rivoluzionario rivolto agli operatori sportivi delle parrocchie di Roma.

Ci ritroviamo oggi, alla fine di una lunga attività che ha arricchito il sabato mattina degli 80 partecipanti. O meglio, in una tappa del percorso, come ha sottolineato il presidente del Comitato Territoriale CSI di Roma Daniele Pasquini durante la tavola rotonda conclusiva della giornata: "Un corso termina, un percorso inizia e non si sa bene dove arriverà". Un concetto ripreso anche da Claudio Tanturri, responsabile sezione sport e tempo libero della diocesi di Roma: "Scandire tempi per un'attività come questa è riduttivo. Ogni opera educativa, come ci ha insegnato Papa Francesco, sprigiona energia, generatività. La diocesi di Roma ha fatto squadra con la Federazione e di questo non possiamo che esserne estremamente grati".

Tanturri ha poi proseguito: "I volontari delle parrocchie di Roma sono diventati parte della grande e formidabile squadra della FIGC, e in particolare del Settore Giovanile e Scolastico. Nell'anno di Grazia del Giubileo, questa attività consente di estendere al domani la pratica delle buone azioni. La FIGC si è offerta generosamente a noi per elevarci, ma credo che in un modo o nell'altro ci siamo elevati tutti. I feedback ricevuti la dicono lunga, i volontari si sono sentiti totalmente coinvolti dalla Federazione. E sono sicuro che questo loro coinvolgimento verrà a sua volta riportato nelle attività di campo, quelle in cui il centro di tutto è il bambino. Tutto questo rappresenta una forza incredibile".

In conclusione, il segretario nazionale del Settore Giovanile e Scolastico FIGC Vito Di Gioia ha sottolineato il potere aggregativo del calcio e l'importanza di sostenere il movimento oratoriale: "Lo sport ha nell'integrazione e nell'inclusione due tratti distintivi che porta spontaneamente dentro di sé, lo sport è così per sua stessa natura. Il nostro compito è soltanto quello di custodire, preservare ed esaltare tali tratti. Ci tengo a sottolineare la volontà della Federazione di dar continuità a questa attività sul territorio, anche perché il messaggio di supporto ci arriva forte da tantissime realtà di tutta Italia. Il fatto che gli operatori delle parrocchie si siano sentiti riconosciuti e valorizzati rappresenta uno dei risultati i principali raggiunti nel corso di questi tre mesi. Sul piano tecnico mi sento di rafforzare il concetto della centralità del bambino nei processi di formazione, che è valido a qualsiasi livello, dalla parrocchia alla squadra professionistica. Non tutti possono permettersi di frequentare una scuola calcio, conosciamo bene i disagi e le problematiche attuali che purtroppo affliggono una parte della comunità. Una parte di comunità che non può e non deve essere lasciata indietro, ma affiancata, aiutata. Vogliamo che lo sport e il calcio raggiungano qualsiasi angolo del nostro paese e a questo proposito la sinergia con la sezione sport e tempo libero della diocesi di Roma è un esempio ed un asset fondamentale delle nostre politiche di sostenibilità sociale".