Presente e futuro azzurro si incrociano. All’interno del raduno del Calcio+15 in corso al CPO di Tirrenia, le giovani promesse del calcio femminile italiano – che domani saranno impegnate in amichevole contro la Nazionale Under 16 di San Marino, in quello che è a tutti gli effetti il primo confronto internazionale per la selezione relativa al progetto promosso dall’SGS in sinergia con il Club Italia – hanno avuto la possibilità di incontrare Gianmarco Genovali, uno dei perni della Nazionale italiana di beach soccer, reduce dal recente 2° posto al Mondiale di Dubai, nonché istruttore nei Centri Federali Territoriali e impegnato nello sviluppo del beach soccer in Toscana.

GENOVALI. “È stata davvero una bellissima esperienza – ha raccontato proprio il calciatore viareggino -. Ho avuto modo di parlare del mio percorso incontrando un gruppo di ragazze molto emozionate nell’essere alla loro prima avventura con la maglia azzurra, tanto stupore, genuina tensione, che è normale ci possa essere a questa età”. Quindici anni e un futuro ancora tutto da scrivere, un primo scalino per sognare di diventare un giorno come Emma Severini, Chiara Beccari e Giulia Dragoni, le ultime a raggiungere la Nazionale maggiore a essere passate dal percorso del Calcio+15. “Abbiamo parlato di cosa significhi vestire la maglia dell’Italia, delle differenze che esistono fra giocare per la Nazionale e per un club, raccontando le sensazioni e l’importanza di giocare partite internazionali”.

IL GRUPPO. Focus importante dell’incontro è stato quello legato all’area psicologica di un atleta. “Nel corso di una carriera è determinante imparare a gestire le emozioni – prosegue Genovali –. In competizioni importanti, come possono essere un Mondiale o un Europeo, è fisiologico avere tensioni e pressioni, così come farsi domande per capire dove si vuole andare. Si possono attraversare momenti difficili e in quei frangenti è fondamentale avere un gruppo unito, così come magari un compagno di stanza con il quale poter avere un ottimo rapporto, perché è l’unico che vive la tua stessa condizione e può farti da supporto”. A Dubai, in stanza con Genovali c’era Alessandro Remedi: viareggini entrambi, si conoscono da una vita. “Con lui c’è un feeling speciale. Competizioni di alto livello richiedono uno sforzo psicologico molto importante, avere accanto un amico fa la differenza”.

LA TESTA. Ciò che è uscito fuori dal confronto con le ragazze è proprio allenare la mente: “Non c’è nulla di più importante per uno sportivo della testa”. Lo sa bene Genovali, che la finale del Mondiale l’ha giocata vivendo fra alti e bassi, segnando il gol dell’1-0, provocando l’autorete del momentaneo 4-2 del Brasile e realizzando poi la rete del 6-4 che ha riacceso le speranze degli Azzurri nel finale di gara. “Anche nei momenti più duri bisogna rimanere forti e concentrati. A 29 anni sono riuscito a maturare un’esperienza tale per capire come reagire a situazioni difficili: non farsi scoraggiare, lavorare sugli errori è la cosa più importante”. Insegnamenti importanti per delle giovani calciatrici che sognano un giorno di giocare un Mondiale.  

L'elenco delle convocate
Maria Ambrosi (Roma), Rachele Andreangeli (Roma), Viola Cacace (Roma), Alice Di Perna (Torino), Rita El Miroun (SV Goldrain), Sara Fabbri (San Marino Academy), Emma Myriam Fontana (Fiorentina), Giorgia Galluzzi (Milan), Vittoria Giovannini (Fiorentina), Giada Grilli (Roma), Giulia Gullo (Torino), Alessia Ianniello (Cittadella), Malak Krafia (Atalanta), Emily Magazzini (Fiorentina), Giorgia Marin (Cittadella), Anna Messa (Juventus), Matilde Morando (Torino), Nicol Nan (Noventa), Matilde Oddina (Juventus), Elisa Parolo (Milan), Flavia Pezzi (Roma), Viola Pieri (Fiorentina), Agata Pinchi (Ternana), Lavinia Poggi (Fiorentina), Giulia Quagliata (Juventus), Benedetta Rivieri (Carrarese), Sara Spagliardi (Milan), Benedetta Tesolin (Roma)