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Al via a Roma il corso sperimentale per allenatore di giovani calciatori

venerdì 11 febbraio 2011

Al via a Roma il corso sperimentale per allenatore di giovani calciatori

Il Presidente della Figc Giancarlo Abete e il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Gianni Rivera hanno presentato questo pomeriggio nella sede della Federcalcio il corso per “Allenatore di Settore Giovanile Uefa C” che partirà, in via sperimentale in Lazio e in Toscana, nelle prossime settimane.

“Con questo corso – ha commentato il presidente Abete – la Figc vuole colmare quel vuoto creatosi in Italia dopo il ’98 quando, per allinearsi alla Convenzione Uefa di Gand che prevedeva di armonizzare a livello europeo i corsi per allenatori, furono unificate nella figura dell’allenatore di base quelle che erano prima due posizioni diverse, l’allenatore di 3° Categoria per i campionati dilettanti e quella di Allenatore di giovani calciatori per l’attività giovanile, ciascuno con percorsi didattici diversi a seconda dell’area di riferimento”. Una semplificazione che, secondo Abete, “ha fatto perdere quella necessaria specificità degli insegnamenti di cui oggi si sentono le conseguenze”. “Le società devono capire che la valorizzazione dei giovani è fondamentale, anche perché nel quadro del financial fair play la
Uefa considera investimenti e non costi i soldi spesi per i vivai, così come quelli per le strutture”.

I due corsi sperimentali che si svolgeranno a Roma e Firenze, istituiti grazie al lavoro di una Commissione presieduta dal vicepresidente federale Demetrio Albertini e composta dai rappresentanti dei Settori e ell’AIAC, hanno l’obiettivo di testare sul campo i contenuti tecnico – didattici elaborati, attraverso un confronto con un ventaglio di società differenziate: sono ammessi a partecipare, infatti, 40 allievi segnalati da società professioniste, dilettanti e scuole calcio qualificate.

“Vogliamo preparare una generazione di tecnici – ha commentato Rivera - che deve tornare ad insegnare quello che noi un tempo imparavamo per strada e al tempo stesso sappia essere maestro di vita oltre che di calcio, perché chi non arriva tra i professionisti deve comunque imparare ad essere un buon cittadino”. “Gli allenatori che lavoreranno con i giovani – ha concluso il presidente del Settore Giovanile e Scolastico – dovranno a mio avviso lavorare su tre direzioni: far tornare il calcio una gioia per i bambini, perché molti oggi smettono o passano ad altri sport proprio per mancanza di divertimento; insegnare il rispetto, per i compagni e gli avversari; trasmettere la tecnica individuale”.

I corsi si articoleranno in 120 ore di lezioni su 9 settimane nelle quali è compreso anche un corso per l’abilitazione ad operatore BLS-D e un tirocinio didattico di 2 settimane, al termine del quale è poi previsto un esame che qualificherà gli allievi come “Allenatore giovani calciatori Uefa C” con la possibilità di allenare in tutti i campionati giovanili fino agli Allievi Nazionali. Ai tecnici idonei, inoltre, verranno riconosciuti dei crediti, in quantità differente in base ai risultati dell’esame, da utilizzare, dopo due anni di tesseramento nei campionati giovanili, per partecipare al Corso Uefa – B.
Potranno partecipare al corso 40 allievi segnalati dalla Segreteria del Settore Giovanile e Scolastico, che ha incontrato oggi presso la sede federale i club del CR Lazio coinvolti nell’iniziativa: le società professioniste, quelle dilettanti selezionate in base ai risultati dei campionati 2009-10, le finaliste provinciali del “Sei bravo a…scuola di calcio” e del “Torneo Esordienti Fair Play”, oltre alle società posizionatesi ai primi posti della “classifica disciplina”.

Per tutti i dettagli sul corso clicca qui:

 http://www.settoretecnico.figc.it/comunicati-ufficiali.aspx?c=4