Quando la polvere si dirada, una schiera di maglie blu fa capolino in fondo allo spiazzo di terra. Ai piedi, nel migliore dei casi, un paio di scarpe vecchie e rattoppate, recuperate chissà dove. Ma la maggior parte di loro è a piedi nudi. Decine di ragazzini, maschi e femmine, gracili, ma allegri, senza certezze sul futuro, ma sorridenti e pieni di vita.Ragazzi cresciuti troppo in fretta, di fronte alle difficoltà della vita, in uno dei Paesi più poveri al mondo. Per venti giorni sono tornati ad essere semplicemente bambini, adolescenti. Sono gli studenti della Kamuzi Lea School. 
Dal 22 luglio al 15 agosto scorso hanno animato e colorato il villaggio di Michinji Boma, nel distretto di Michinji, in Malawi, partecipando ad un progetto ludico-sociale realizzato dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc Basilicata, in collaborazione con il Michinji District Council of Sport. Il progetto è nato da un'idea del coordinatore della Figc-Sgs lucana, Carlo Ottavio, che si è recato personalmente in Malawi per consegnare attrezzature sportive, materiale didattico, gadget e per organizzare allenamenti e attività didattiche. “Sono state tre settimane meravigliose da un punto di vista umano, ancor prima che professionale”, ha raccontato Carlo Ottavio.
“E' stato emozionante vedere questi ragazzini correre e prendere a calci il pallone, con indosso la maglia azzurra. Ma è stato ancor più toccante vederli sorridere e divertirsi, nonostante tutto”. “Voglio ringraziare la Federazione per il sostegno e l'aiuto nella fase di progettazione”, ha aggiunto il coordinatore della Sgs Basilicata. Il giorno di Ferragosto, al Michinji Stadium, si è svolta la cerimonia conclusiva con i ragazzi e le ragazze della Kamuzu School che si sono sfidati in mini-incontri di calcio e hanno ricevuto, poi, 150 maglie della nazionale italiana e 15 palloni da gioco.