Partirà questa settimana, con i primi allenamenti, la settima edizione del progetto Rete 2020-21, da quest’anno denominato REFUGEE TEAMS.

La manifestazione della FIGC riparte in sicurezza, nel pieno rispetto delle norme e dei protocolli sanitari per la tutela della salute e tenendo presente l’evolversi dell’attuale momento di emergenza da Covid-19. Il progetto REFUGEE TEAMS, avviato con i centri di accoglienza del Sistema SAI-SIPROIMI, al fine di promuovere e favorire l’interazione tra pari e i processi di inclusione sociale ed interculturale attraverso il calcio, in Sicilia, ha raggiunto numeri importanti: sono 400 solo nella nostra isola i ragazzi partecipanti, suddivisi nei 27 centri di accoglienza SAI-SIPROIMI iscritti all’attività di carattere sociale sviluppata dal coordinamento del Settore Giovanile e Scolastico Sicilia della Figc, in collaborazione con l’UEFA, con il Ministero dell’Interno, l’Anci e l’Università del Sacro Cuore di Milano, che vede impegnate in prima linea anche Eni e Puma.

L’attività REfugee TEams che si svolge in Sicilia sotto la supervisione del coordinatore regionale SGS Stefano Valenti e del responsabile del progetto in Sicilia Franco Nucatola, può contare su una struttura corposa, tra collaboratori e operatori, che si occuperanno del percorso formativo e di inclusione sociale dei giovani extracomunitari.

La novità assoluta di questa edizione è certamente caratterizzata dalla partecipazione di Trabia che sarà il primo SAI-SIPROIMI tutto al femminile: una formula innovativa nell’ambito del progetto che apre un nuovo capitolo nella storia dell’integrazione sociale attraverso lo sport nel nostro Paese.

I SAI-SIPROIMI siciliani iscritti sono: Agrigento 1, Agrigento 2, Cammarata, Licata, Palma di Montechiaro, Raffadali, Sciacca, Pace Del Mela, Caltanissetta, Mazzarino, Milena, Montedoro, Caltagirone, Mineo-Vizzini, Scordia 1, Scordia 2, Milazzo, Palermo, Trabia, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Vittoria, Canicattini Bagni, Marsala 1, Marsala 2, Marsala 3 e Petrosino.