AST e futsal: firma del patto di collaborazione tra SGS e società
19 novembre 2024
martedì 1 febbraio 2022
Si è svolto ieri a Tertenia - ospitato dalla locale società GS Tertenia - il seminario Evolution programme dedicato alle società del territorio. Nonostante il forte vento, una grande partecipazione ha caratterizzato i lavori dello staff SGS con a capo il Coordinatore federale Fabrizio d’Elia.
Come tradizione, il seminario si è diviso in due momenti: prima il confronto in campo, con le esercitazioni tecniche, e poi le riflessioni in aula.
In apertura di lavori, Vincenzo Fadda, Responsabile tecnico regionale, ha raccomandato un cambio di mentalità delle società: “Siamo consapevoli che il calcio sia mutato completamente. I bambini di oggi sono diversi da quelli di ieri. Noi, attraverso i giochi, puntiamo a insegnare i principi su cui si basa la pratica attuale. Creiamo delle situazioni affinché i bimbi abbiano senso motorio, pensiero e capacità di scelta. Costruiamo un bagaglio personale, senza sapere a che fascia d’età ci sarà lo sviluppo e come sarà. Vogliamo metterli nelle condizioni di esprimersi liberamente, poi toccherà a loro”.
La psicologa SGS Gianna Manca ha focalizzato l’attenzione sugli atteggiamenti e la gestione delle situazioni: “Attenzione ai linguaggi che utilizzate in campo e fuori. Tutto quello che facciamo e che diciamo influenza i giovani allievi. E’ fondamentale arrivare al campo preparati, conoscendo le esercitazioni, e osservare i comportamenti, senza etichettarli subito, ma approfondendoli con l’ascolto e il dialogo”.
L’attività é proseguita in aula con l’elencazione dei principi fondamentali della seduta, stilati e spiegati dal tecnico Vincenzo Fadda: tra gli altri, la necessità che il bimbo sia sempre protagonista, la variabilità della pratica, l’organizzazione della seduta, il principio del “più gioco meno esercitazioni”, il clima sereno, l’elevato impegno motorio. Altro tema è stato il valore delle esercitazioni rispetto alle capacità dei bimbi.
La psicologa Gianna Manca ha parlato ancora di etichette tra giocatori bravi e meno, in relazione ai giudizi che vengono espressi dai tecnici: “Ciascuno di noi è diverso. I bambini sono diversi e hanno tutti delle capacità differenti. Qualche caratteristica emergerà, ma il valore che dobbiamo tutelare non è l’uguaglianza fine a sè stessa, ma ciò che ciascuno può esprimere”.
Il dibattito ha visto l’intervento di tanti tecnici presenti che hanno esposto casi, dubbi e chiesto suggerimenti su particolari situazioni. Si è registrato un generale apprezzamento per il nuovo corso SGS ancora più attento ai territori e alle loro specificità ed esigenze.
Lo strumento dei seminari, dei CFT e degli AST e delle varie attività messe in gioco dal Settore Giovanile e scolastico è stato oggetto di uno degli interventi del coordinatore SGS Sardegna Fabrizio d’Elia: “Abbiamo grandi opportunità a disposizione per allenare i bimbi, con protocolli e pratiche dedicate alle varie età. Alla base di tutto c’è la necessità di analizzare la situazione di partenza in ogni società e poi cercare soluzioni. Se i bimbi fanno fatica, hanno difficoltà motorie, per esempio, quello sarà il nostro punto di partenza. In questi anni la Federazione ha percorso la strada della specializzazione dei ruoli: questa scelta permette di elaborare una proposta completa e attenta alle esigenze dei giovani calciatori. Individuiamo, perciò, il punto di partenza e lavoriamo, fronteggiamo le difficoltà per sviluppare le capacità dei bimbi, creiamo il clima magico per permettere la loro migliore espressione”.
Il coordinatore, dopo aver ringraziato i presenti e la società GS Tertenia, ha anche ricordato il nuovo filone di interventi legato al tema, delicato e importante, della Tutela dei Minori.
Hanno partecipato ai lavori anche Antonella Giglio, responsabile SGS per l’Attività femminile e Federico Trudu, tecnico del CFT di Oristano.