Sardegna

La partita dei genitori, l'invito comune: facciamo squadra

Bel confronto firmato SGS e CR Sardegna LND giovedì alla Fiera

venerdì 8 dicembre 2023

La partita dei genitori, l'invito comune: facciamo squadra

Tante società, genitori e alcuni giocatori alla Fiera per l’incontro condiviso LND e SGS la Partita dei genitori.

L’appuntamento rientrava negli incontri per le Società Sportive del territorio e nello specifico riguardava “le Conoscenze tecniche, psicologiche e giuridiche per il miglior supporto degli atleti e atlete nel percorso sportivo”.

Dopo i saluti, Gianni Cadoni, Presidente del CR LND Sardegna e Vice Presidente LND ha ricordato l’impegno del Comitato per il benessere degli atleti e per permettere di vivere al meglio l’esperienza del calcio in ogni angolo dell’isola, oltre a tutti i progetti del Comitato del passato, lo stato dell’arte (i corsi di formazione, i finanziamenti per le strutture sportive) e i prossimi passi.

Parola poi a Fabrizio d’Elia, Coordinatore SGS Sardegna che, dopo aver ringraziato il Presidente Cadoni e il CR Sardegna “per una sinergia e intesa proficua che va avanti oramai da anni”, ha parlato della condivisione di informazioni e regole tra scuola, famiglia e Federazione, “agenzie educative a vari livelli”.

Mister Vincenzo Fadda, RTR dell’SGS Sardegna nel suo intervento “Le modalità di gioco nei settori giovanili: come si sviluppano le capacità tecnico/tattiche”  ha ricordato la necessità di fare squadra, ma soprattutto di conoscere le regole. 

Ha ricordato come i tecnici debbano avere un dialogo continuo e proficuo con i genitori, non solo dal punto di vista tecnico ma anche comportamentale e motivazionale.  Altro obiettivo è fare in modo che ogni giovane atleta sia accolto, si senta speciale e che il tecnico sia professionale quanto attento alle sue necessità. 

“Conoscere le regole, non solo etiche, è fondamentale. I genitori devono sapere le regole, i bimbi devono autogestirsi e i tecnici devono insegnare le regole”. Aspetto importante è anche il rispetto degli arbitri che devono solo essere “i controllori delle regole”. “Possiamo fare tutti ancora di più” l’invito del mister federale.

Luigia Pisano, Avvocata, ha illustrato la responsabilità giuridica dei genitori: cosa dice la legge, elencando varie casistiche possibili nel mondo del calcio giovanile, anche su eventuali fatti illeciti dei figli. Ancora un passaggio sull’educazione secondo la Giurisprudenza.

Gianna Manca, psicologa dello sport e responsabile Area Psicologica SGS Sardegna, ha parlato dello “Sviluppo del giovane calciatore/calciatrice: Crescere con lo sport entrando maggiormente nelle regole. 

“Dentro queste regole dobbiamo capire come dobbiamo e possiamo agire noi adulti. Le nostre scelte hanno effetti importanti sui comportamenti e sull’immaginario di giovani atleti e le atlete”. 

Poi rivolta a tecnici e genitori in sala:” Dobbiamo fare in modo che il messaggio che stiamo condividendo oggi venga portato fuori. Il vostro ruolo è preziosissimo, ne siate consapevoli. Quello che dite, non dite, fate o non fate, agisce sul bambino”.

Ancora Fadda, che ha ribadito come l’atteggiamento dei genitori nelle gare debba cambiare: “La partita è dei ragazzi, è un momento per vedere cosa si è imparato e cosa va migliorato. Anche i mister, dopo tanti passaggi errati, stanno favendo grandi sacrifici e step per cambiare il proprio modo”.

Cosa ci portiamo a casa da questo interessante incontro? La psicologa  ha ricordato che i ruoli di genitore e mister si intrecciano e la comunicazione diventa un passaggio importante:” Solo insieme capiremo la fatica del mister e insieme giocheremo nel solo interesse degli atleti. Ci dobbiamo allenare sul tifo!”.

Chiusura del Presidente Cadoni che ha stigmatizzato gli attacchi contro gli arbitri, spesso giovani: “La classe arbitrale soffre ma sta recuperando in Sardegna, dopo un crollo durante il covid. I nostri numeri sono comunque tra i migliori in tutto il paese”. Sui giovani: “Bisogna avere competenze e formazione per arginare le difficoltà, in un momento in cui i ragazzi non rispettano le regole. Come adulti, abbiamo l’obbligo morale e il dovere di metterci in gioco. Questa è la vera missione”. 

“Il nostro progetto federale è sportivo ma ha una grande valenza educativa” ha concluso d’Elia. “Grazie al Presidente Cadoni che condivide gli ideali e si batte perchè diventino azione concreta”.