Sardegna

Ieri a Sa Rodia l'incontro con gli aspiranti Club Giovanili di 3 livello per la stagione attuale, 2022/23.

Lo staff SGS: "Alzare l'asticella e sentirsi dei presidi federali"

martedì 23 maggio 2023

Ieri a Sa Rodia l'incontro con gli aspiranti Club Giovanili di 3 livello per la stagione attuale, 2022/23.

Com’è andata la stagione? Questa la domanda che ha aperto l’incontro di ieri a Sa Rodia con gli aspiranti Club Giovanili di 3 livello per la stagione attuale, 2022/23.

Dopo il saluto del Coordinatore SGS Sardegna Fabrizio d’Elia e di Manolo Costella, delegato provinciale LND di Oristano, i lavori son cominciati con Vincenzo Fadda, RTR dell’SGS Sardegna, che ha parlato di valutazioni per la stagione e meccanismi: “Abbiamo preso spunto dai tutor che osservavano le gare e sui loro criteri. I numeri aiutano per capire a che punto siamo”. Così ha ricordato quali aspetti e figure vengono monitorate e in quale modalità. L’occhio ricade naturalmente sui soggetti che interagiscono con i giovani ovvero genitori, dirigenti, tecnici che, attraverso dei punteggi legati a particolari azioni e comportamenti, vengono giudicati.

“Siamo una famiglia, dobbiamo crescere insieme, invece di avere un’idea che ci sia composizione per essere più bravi. Insieme dobbiamo capire su cosa dobbiamo migliorare e aiutare chi resta indietro” la riflessione di Fadda. Gli ha fatto eco il Coordinatore d’Elia: “Dobbiamo crescere ancora, sentirci responsabili e parte di un grande progetto, essere eticamente e moralmente adeguati al compito che abbiamo in carico”. 

Gianna Manca, responsabile dell’Area Psicologi SGS, ha invece sottolineato alcune sfumature: “I bambini ripetono e si specchiano nei comportamenti degli adulti. I numeri aiutano tutti ad allinearsi perché si capisce quale strada vada fatta e di quali margini di miglioramento possiamo disporre”.

Mister Fadda ha lodato la disponibilità e il grande lavoro delle AST che hanno permesso un costante confronto e condivisione con le società e i tecnici del territorio. Altro aspetto sono state le proposte che l’SGS elenca per “alzare l’asticella”: le numeriche dei giocatori da rispettare, l’orientare meglio i comportamenti di chi interagisce con i bambini, la continuità nel percorso con l’SGS. “Le società devono essere presidi federali” questa la prospettiva da seguire, proprio nell’ottica di non sentirsi dei meri sodalizi ma con un compito sportivo-sociale ben più ampio, difficile ma nonostante tutto entusiasmante.