Centri estivi, come organizzarli
Le disposizioni Figc SGS per le societàdomenica 14 giugno 2020
Come previsto dal CU n.1 SGS, le società affiliate alla FIGC possono autonomamente organizzare Centri Estivi o Camp Estivi dandone obbligatoria informazione al Settore Giovanile e Scolastico territorialmente competente. Le attività di centro estivo devono attenersi alle linee guida emanate dal governo e riportate all’allegato 8 del DPCM del 17 Maggio.
In base al Comunicato ufficiale 97 SGS - che si chiede di leggere con attenzione - le società che intendono organizzare i centri estivi in Sardegna dovranno inviare al Coordinamento regionale locale SGS (mail: sardegna.sgs@figc.it) il modulo compilato in tutte le sue parti (modulo da scaricare: modulo-fac-simile-centri-estivi-2020)
La comunicazione dovrà essere effettuata almeno 15 giorni (in deroga al CU SGS n.1 che parla di 30 giorni) prima dell’inizio del Centro, indicando obbligatoriamente, per ognuna delle località, le seguenti informazioni:
- luogo,
- periodo
- tipologia del Centro organizzato
- Indicazione del Responsabile Tecnico (Allenatore abilitato dal Settore Tecnico) tesserato per il Club
- Indicazione del Referente Organizzativo
Il Responsabile Tecnico e il Referente Organizzativo devono essere regolarmente tesserati per la società.
A tal proposito si ricorda anche che, come da Circolare FIFA del 23 Ottobre 2013, le società che intendono organizzare Centri Estivi all’estero sono tenute a dare informazioni alla propria Federazione di appartenenza ed alla Federazione Calcistica del paese in cui si svolge il Centro, comunicando luogo, date e periodo di svolgimento e tipologia di Centro che il club ha intenzione di organizzare.
Ciascuna delle Federazioni coinvolte potrà chiedere ulteriori specifiche informazioni.
Le attività di centro estivo intese come sopra devono attenersi alle linee guida emanate dal governo e riportate all’allegato 8 del DPCM del 17 Maggio.
Come noto in base a tale decreto a decorrere dal 15 giugno 2020, è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato citato.
Si auspica responsabilità da parte dei club che opereranno.
L'SGS Sardegna, di concerto con il CR Sardegna, cercherà di supportare una ripresa delle attività rispettosa delle norme a tutela dei bambini/e e delle società.