Under 13 Futsal Elite: riunione tecnica al "PalaFive" di Putignano
21 novembre 2024
venerdì 9 aprile 2021
Nell'ambito delle attività della SGS Academy Puglia proseguono gli incontri on-line del Corso Informativo Grassroots Livello "E" (Entry Level) rivolto ai Dirigenti dell'attività di base delle Scuole Calcio Élite, Scuole Calcio e Centri Calcistici di Base delle Società affiliate alla FIGC, suddivisi in tre gruppi (A-B-C).
Oggi pomeriggio, venerdì 9 aprile 2021, si è tenuto il quarto appuntamento del Gruppo C in cui è stato affrontato il Modulo 5 su la "Psicologia e Comunicazione".
Dopo aver salutato e ringraziato i partecipanti il Delegato Provinciale all'Attività di Base della Delegazione BAT, Prof. Luigi Di Franco, introduce in qualità di relatrice la Psicologa CFT Bitetto-AST Bari 2, la Dott.ssa Maria Luisa Giancaspro la quale ha sottolineato l'importanza della comunicazione che rappresenta "un'arma importante che ci permette di risolvere diverse situazioni anche complesse".
"La figura del dirigente - prosegue la Dott.ssa Giancaspro - come elemento strategico di raccordo nella dimensione dell'individuazione e delle valorizzazione, sviluppo e supporto tra tutte le componenti di una società sportiva per raggiungere determinati obiettivi. Il filo conduttore che dovrebbe ispirare l'operato dei dirigenti è la seguente massima di G.Agnelli "Una cosa fatta bene può essere fatta meglio". Ciò significa che non dobbiamo accontentarci, che l'approccio che dobbiamo avere alle cose, alla persone, alle situazione deve essere migliorativo, positivo e propositivo".
La Psicologa Giancaspro continua la sua relazione spiegando quali sono strumenti per poter raggiungere gli obiettivi di una società sportiva: "Il nostro calcio di inizio è di ispirarci al principio e di avvalerci dell'apertura mentale e di una squadra vincente".
"La comunicazione è un processo circolare con determinate funzioni tra cui la funzione informativa - dichiara la Dott.ssa Giancaspro - Per una comunicazione efficace è necessario guardare negli occhi; avere una corrispondenza tra comunicazione verbale e non verbale; ascoltare attivamente ovvero ascoltare totalmente, mostrare interesse, riformulare, fare domande di chiarimento, esplicitare sensazioni, emozioni, pensieri; non giudicare e stimolare la ricerca di soluzioni".
Successivamente la Psicologa Giancaspro espone quelle che sono le barriere alla comunicazione ovvero la percezione, pregiudizi e stereotipi: stato emotivo, linguaggio con imprecisioni, tecnicismo, malintesi, grado di motivazione, la capacità di ascolto, le barriere fisiche (rumore, distanza). Poi illustra quali sono le strategie di comunicazione.
"La chiave di tutto della comunicazione è l'ascolto. L'ascolto è l'elemento senza il quale la comunicazione non ci sarebbe. Ricordiamoci di porci in una dimensione di ascolto - sottolinea la Psicologa Giancaspro - L'ascolto non è sempre facile. Ci sono sempre delle difficoltà nell'ascoltare. Perchè non riusciamo ad ascoltare?
A tal proposito è intervenuto il Prof. Luigi Di Franco che ha riportato le sue esperienze come tecnico e come genitore: "Prima di collaborare con la Federazione ero nelle società ed ho vissuto in determinati contesti. Voi siete un importante raccordo tra tecnici, dirigenza, famiglia. Io se devo fare delle esternazioni come famiglia mi rivolgo ai dirigenti. E' fondamentale l'ascolto dei genitori anche se possono presentare delle problematiche perchè non a conoscenza di alcune informazioni. Voglio che mio figlio cresca e che apprezzi lo sport come momento di condivisione e di crescita. Io dirigente devo aiutare il genitore a riconoscere questa informazione.
Da ciò passa la cultura sportiva. Il vostro ruolo di ascoltatori dei bisogni e anche ogni tanto degli sfoghi diventa una chiave di crescita importante per la società".
A seguire la Dott.ssa Giancaspro riprende la sua relazione esponendo il significato dell'ascolto attivo e mostrando quelli che sono i cattivi ascoltatori e le strategie di una comunicazione efficace.
"Quando ciò non funziona nascono i conflitti. I conflitti possono essere paragonato all'acqua: un suo eccesso danneggia la vita e le cose. La sua scarsità crea un paesaggio secco, desertico, senza vita, nè colore.
quando c'è spesso conflitto vuol dire che non c'è comunicazione. Un conflitto si sviluppa in diversi momenti e si può trasformare".
"Nello processo del problem solving bisogna riconoscere il conflitto, capire i motivi dell'altro ed esprimere i propri bisogni, ricercare in modo creativo soluzioni, individuare l'opzione più soddisfacente e consolidare l'accordo. Il conflitto spesso nasce dal bisogno di affermare il proprio ruolo, le proprie idee, le proprie opinioni, le proprie ragione, il proprio IO".
In chiusura dell'incontro i partecipanti hanno svolto un lavoro di gruppo confrontandosi su due tipologie di confronto: il primo caso sul conflitto tra dirigenti, società e altre società e il secondo tra dirigente e allenatore. Il dibattito ha fatto emergere interessanti aspetti su cui la Dott.ssa Giancaspro invita a porre una maggiore attenzione e riflessione, analizzando anche il loro ruolo del Dirigente Sportivo che deve sempre essere guidato da 7 punti per ottenere una comunicazione efficace.