Puglia

AST Bari 2: terminato l'incontro con le società su "La seduta di allenamento"

Aspetti tecnici e psicologici dell'esercitazione nell'ambito del dominio del gioco e nell'ambito motorio

venerdì 16 aprile 2021

AST Bari 2:  terminato l'incontro con le società su

Nell'ambito del Programma di Informazione delle Scuole Calcio Élite, delle Scuole Calcio e dei Centri Calcistici di base, si è tenuto oggi pomeriggio, venerdì 16 aprile 2021, il web-meeting riservato ai tecnici e organizzato dall'Area di Sviluppo territoriale di Bari 2 dal titolo: "La seduta di allenamento. L'ambito dominio del gioco e l'ambito motorio".

Ad aprire l'incontro è stato il Coordinatore Federale Regionale SGS, il Prof. Antonio Quarto, il quale dopo i saluti e i ringraziamenti rivolti ai collaboratori Figc-Sgs Puglia e ai partecipanti ha evidenziato l'importanza degli incontri con le società in un periodo delicato e difficile causato dall'emergenza sanitaria auspicando la ripresa e l'attuazione di attività in fase di programmazione con il Nazionale: "Cerchiamo di essere il più vicino possibile alle società per non far mancare il nostro apporto. La Puglia andrebbe verso la conferma della zona rossa e quindi ciò porterebbe alla sospensione delle nostre attività ma noi con il settore nazionale stiamo pianificando tutte le attività possibili a partire dalle categorie di base e tutti i test match per i professionisti U17 e U15 e il calcio femminile. Per quanto riguarda le attività rivolte soprattutto ai dirigenti delle società sono in programma degli incontri in cui si presenterà l'applicazione 'YouCoachApp' che farà da apripista per quello che poi andremo a fare successivamente sui campi di gioco. Stiamo cercando, inoltre, di organizzare dei centri estivi nazionali che potrebbero rappresentare una ripresa per quelle fasce poco sollecitate. Mi auguro che tutto possa riprendere il più presto possibile e che questa pandemia possa essere debellata perchè sta dettando la gente, la nostra agenda, i nostri spostamenti, la nostra vita sociale e affettiva".

Successivamente il Responsabile Tecnico CFT Bitetto/AST Bari 2 Vincenzo Tavarilli, dopo aver espresso la sua gioia per la numerosa partecipazione, presenta i relatori e il programma dell'incontro: "Noi dobbiamo essere positivi e dobbiamo trasmettere questa positività ai nostri ragazzi. Speriamo di ritornare presto a giocare sui campi. Sono contento che avete dato una risposta positiva al nostro invito inteso come momento di confronto".

A seguire l'intervento del Responsabile Tecnico Regionale Prof. Italo Sannicandro che ringrazia e saluta tutti i presenti nell'aula virtuale e dichiara: "Ritengo questo incontro e quelli che faremo passaggi necessari ma non sufficienti per poter migliorare il nostro impatto con i ragazzi. Lo strumento telematico è una modalità nuova anche per noi e vi chiedo di comprendere quelle che possono essere le difficoltà di descrivere le esercitazioni pratiche ed esperienzali attraverso il supporto che media questa comunicazione e questa tipologia di contenuti. Oggi vedrete gli aspetti tecnici che noi utilizziamo nei Centri Federali Territoriali. L'idea del nazionale è quella di mettere in collegamento le fasce giovanili del SGS e poi quello che si svolgerà nell'U15 e U17 e poi nell'area performance del Club Italia. E' un progetto che sta nascendo per step e che sta trovando i suoi raccordi con le varie fasce d'età per giungere ad avere una visione di ampio respiro che si avvicina allo sport a livello amatoriale a chi decide di farne una professione. Le proposte che vedrete oggi sono più o meno sono diffuse ma è possibile confrontarci in modo da ragionare prima di andare e in campo e prevedere dei problemi che possono nascere nella presentazione di determinate esercitazioni. Qui siamo allenatori, insegnanti. Un bravo insegnante secondo me è colui che cerca di prevedere il maggior numero di imprevisti in modo tale da essere in grado di trovare subito la risoluzione alla difficoltà di apprendimento che il bambino incontra".

Prima di introdurre i relatori, la Psicologa Dott.ssa Maria Luisa Giancaspro si unisce ai ringraziamenti dello staff per la presenza così cospicua e analizza l'aspetto psicologico e gli obiettivi del tema della riunione: "Sono molto contenta di vedere questa grande partecipazione. E' un dato interessante che ci fa capire quanto ci sia bisogno di rimanere in contatto, di tenerci aggiornati anche se ci mettono in una condizione diversa rispetto al solito. Nonostante ciò, queste riunioni ci danno la possibilità di riflettere in modo più appropriato, concentrandoci su ciò che facciamo. L'obiettivo è quello di confrontarci sull'allenamento proposto CFT e AST.
Voi ci conoscete da diversi anni e sapete in che modo lavoriamo e secondo quali principi. Tuttavia è utile aggiornarci sia rispetto alle metodologie di allenamento che alle modalità con cui comunichiamo con i ragazzi, elemento strategico perchè tutto quello che facciamo sia efficace e abbia un riscontro da parte dei ragazzi nell'apprendimento e nella crescita".

Subito dopo il tecnico federale Nicola Modugno ha illustrato attraverso la visualizzazione di alcune slides l'ambito del dominio del gioco previsto dalla seduta di allenamento: "Vi ringrazio per la partecipazione e per il momento di confronto sulle attività che svolgiamo nei CFT e AST. Il Settore Giovanile e Scolastico ha creato tre modelli di allenamento che comprendono degli ambiti che si riferiscono a determinate categorie (Piccoli Amici/Primi Calci - Pulcini - Esordienti) e che hanno delle caratteristiche comuni. I diversi ambiti aiutano a sviluppare tutte le competenze che il gioco richiede. Questi modelli sono consultabili gratuitamente sul sito della Federazione".

"Il dominio del gioco - prosegue Mister Modugno - viene sviluppato attraverso tre proposte diverse: giochi di collaborazione, giochi di possesso e giochi di posizione. I giochi di posizione veicolano il mantenimento del possesso palla, la riconquista, la superiorità numerica, la direzione identificabile, gli obiettivi, la mancanza di finalizzazione. Tra i comportamenti privilegiati segnalati ci sono quelli di individuare il momento opportuno per la trasmissione al compagno e coordinare la pressione a portatore di palla".

Interviene la Dott.ssa Giancaspro sottolineando che "Noi dobbiamo avere chiaro quali sono gli obiettivi delle esercitazioni perchè solo così possiamo monitorare la crescita del ragazzo e anche nel corso del tempo e di elaborare ulteriori esercizi. Le chiavi di conduzione ci dicono concretamente su quali aspetti centrare il nostro stile di conduzione in modo tale che possiamo andare a rinforzare i comportamenti corretti o andare a scoraggiare i comportamenti che potrebbero non essere in linea. In fase della preparazione dobbiamo farci delle domande: quali sono le chiavi di conduzioni di questo esercizio? Quali sono gli elementi su cui devo puntare nella comunicazione con i ragazzi? L'altro aspetto sono i comportamenti privilegiati che identificano gli aspetti su cui andare a puntare per favorire la crescita, l'apprendimento dei ragazzi di quel specifico comportamento. Qualora non avessimo chiari questi aspetti dobbiamo andare a ricercarli".


In riferimento all'ambito motorio il tecnico federale Nicola Avitto spiega che "La stazione della performance è collegata alle altre ma leggermente diversa perchè all'interno della stessa possiamo trovare diverse proposte. Possiamo arrivare da una fino a tre proposte. Le proposte sviluppano a carica naturale tutte le capacità fisiche e coordinate. La sollecitazione non avviene allo stesso modo ma durante le varie sedute ci sono diversi cicli in cui si predilige la forza, la velocità, l'agility o le capacità coordinative. Le proposte sono tre: induttiva (in cui il movimento viene esplorato); didattica (in cui vengono trasmesse delle informazioni sul movimento con modalità direttiva); situazionale (in cui una determinata gestualità motoria viene applicata in un contesto di gioco con regole che ne amplificano il numero delle ripetizioni). A seconda degli obiettivi una stazione una o tutte e tre le fasi. Anche nella stazione performance è previsto l’utilizzo del pallone in base all'obiettivo della stazione stessa. Tra i comportamenti che andiamo a promuovere abbiamo l'avviamento a movimenti ed azioni motorie proprie della performance calcistica; l'essere in grado di esprimere la massima accelerazione e la più efficace decelerazione; allenare la capacità di cambio di direzione e di senso; esporre ripetutamente a sollecitazioni che richiedano il controllo e la manifestazione di forza. Parlando di stile di conduzione vediamo come nella stazione performance è alternato, prevalentemente induttivo per proposte induttive e situazionali; deduttivo per proposte didattiche in cui andiamo a dimostrare un determinato movimento. Quindi in base all'obiettivo e all'attività che io sto proponendo scelgo lo stile di conduzione e vado ad evidenziare i comportamenti privilegiati".

La Psicologa Giancaspro, inoltre, evidenzia due aspetti: "Il primo è la creatività per ricercare soluzioni, proposte nuove; il secondo è la questione del rinforzo che ci fa riflettere sull'importanza dei feedback perchè i ragazzi e le ragazze non possono sentirsi abbandonati o abbandonate senza avere una valutazione da parte del mister in senso positivo e negativo. Dove non c'è l'intervento del tecnico non c'è crescita. E allora trovare delle strategie per rinforzare quei comportamenti positivi ma non solo in senso assoluto ma anche in senso relativo, per esempio, 'Non è necessario che quel bambino faccia benissimo quello che gli ho chiesto di fare' ma mi basta che abbia fatto qualcosa in più rispetto a quello che aveva fatto la volta precedente, che abbia superato la sua paura, la sua criticità".

"Noi abbiamo il compito di spostare l'attenzione dei ragazzi su altri aspetti importanti e non solo sulla partita finale. Quando i ragazzi sono privati del calcio, quando ritornano, la loro priorità non è la partita ma è godere di poter rivedere i compagni, con le compagne, di poter stare di nuovo sul campo, di poter toccare il pallone. Quindi quando vediamo che i loro volti sono velati dalla tristezza per la mancata partita, proviamo ad aiutarli a spostare l'attenzione invece su tutte le cose belle che si possono fare visto che ci sono dei periodi in cui non lo abbiamo potuto fare. Il nostro è un ruolo educativo. Io, noi, abbiamo il dovere di supportare i ragazzi e le ragazze con cui lavoriamo e di rielaborare quello che stanno vivendo in un'ottica di vantaggio apprezzando anche quelle piccole opportunità che sono fondamentali. Se pensiamo al fatto che ci sono stati mesi in cui non hanno potuto praticare calcio - conclude la Dott.ssa Giancaspro - Noi dobbiamo aiutarli a vedere le cose da una prospettiva diversa anche apprezzando quel poco che ci viene consentito di fare, così tutto quello che verrà dopo, la partita, la normalità che, speriamo di riacquisire presto, sarà ancora più bello ma non perderemo quello che stiamo coltivando anche in questo momento difficile che poi ci tornerà indietro".