Play Days: più di 600 bambini di 30 classi delle scuole elementari torinesi
L'evento è stato organizzato organizzato a Parco Dora di Torino dal Comitato regionale SGS Piemonte e Valle d'Aosta a coronamento della settimana europea dello Sportgiovedì 13 ottobre 2022
Più di 600 bambini di 30 classi delle scuole elementari torinesi hanno partecipato, giovedì mattina, alla giornata dei Play Days organizzati dal Comitato regionale SGS Piemonte e Valle d'Aosta a coronamento della settimana europea dello Sport.
Un evento spettacolare, ospitato nella perfetta cornice del Parco Dora di Torino, che ha permesso a bambine e bambini di avvicinarsi al mondo del calcio mediante gioco, divertimento, ma anche nel capire cosa significhi essere squadra.
“Questo è un evento organizzato su scala nazionale - ha commentato il coordinatore regionale Luciano Loparco -. È il terzo legato ad una prolungata settimana europea dello sport, dopo la partita della Nazionale a Milano e quello a Roma. Siamo molto soddisfatti della riuscita”.
Non ha fatto mancare la sua presenza il presidente LND Piemonte e Valle d’Aosta, Mauro Foschia: “Queste sono le manifestazioni più belle. Vedere questi ragazzi che giocano, si confrontano, che si divertono e che sorridono ci dà la speranza che nel mondo dello sport in generale e nello specifico del calcio c’è grande lavoro da fare per loro. La Federcalcio è in prima fila, questo è un grande segnale di integrazione. Ci sono ragazzi e ragazze che giocano insieme assolutamente alla pari e questo è il messaggio che volevamo lanciare a questo evento”.
Presente anche la Garante per l'Infanzia della Regione Piemonte, dottoressa Ylenia Serra, e l’assessore allo sport, ai grandi eventi e al turismo del Comune di Torino, Mimmo Carretta: “Noi abbiamo queste location straordinarie. Vedere la voglia di vivere di questi ragazzi dopo due anni in cui ci siamo rinchiusi a doppia mandata in casa. Stare in giro significa allegria, significa riconquistare quei pezzetti di normalità, di quotidianità di cui abbiamo bisogno. Ma naturalmente per farlo c’è il lavoro delle federazioni, c’è bisogno di un coordinamento con le scuole, c’è bisogno di tutti. Per quanto riguarda la Città di Torino fa quello che deve fare un’amministrazione: mettersi a disposizione e offrire delle occasioni anche di crescita”.