Piemonte

Cft di Alba, lo staff si svela

Il responsabile tecnico Samuel Mortara si racconta

lunedì 5 novembre 2018

Cft di Alba, lo staff si svela

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle persone che lavorano all'interno dei Centri Federali Territoriali del Piemonte. A raccontarsi è Samuel Mortara, responsabile tecnico del Cft di Alba.

Come spiegherebbe il suo ruolo?

"Il mio ruolo prevede di coordinare l'attività in campo ogni lunedì monitorando sia i giocatori sia i tecnici, in modo che tutto funzioni e venga eseguito nella maniera corretta secondo i dettami nazionali. Lavoro nei settori giovanili piemontesi da 10 anni.  Ho avuto la possibilità di seguire e allenare tutte le categorie dai 5 ai 16 anni, e sono molto contento di poter mettere a disposizione la mia professionalità, che si è arricchita anche attraverso corsi e workshop all'estero, all'Arsenal Soccer School o alla Benfica Escola, per esempio".

Quali sono i suoi obiettivi?

"Sono principalmente tre: valorizzare il territorio tramite gli allenamenti del lunedì per i ragazzi, e le visite nelle società dove eseguiamo sedute coordinate a livello nazionale, in base alle categorie di riferimento. Contrastare l'abbandono dell'attività promuovendo il gioco puro senza ansie da prestazione, e valorizzando il Fair play e il divertimento. L'ultimo obiettivo è di formare tecnici, attraverso serate, workshop raggruppamenti al Centro. C'è sempre la possibilità per tutti gli addetti ai lavori di visionare i nostri metodi di allenamento, il lunedì. L'obiettivo personale è, invece, quello di crescere ed evolversi, cercando di stare al passo con le trasformazioni del gioco del calcio, che oggi è moderno e mutevole più che mai".

Cosa le piace di più di questa esperienza?

"Penso che la cosa più bella sia la possibilità di parlare di sport e di promuoverlo in maniera sana. Questa esperienza dà inoltre un'occasione di conoscere nuove persone e ambienti diversi. Il mio ruolo di monitoraggio prevede che mi sposti e mi documenti continuamente, mettendo le mie conoscenze al servizio dei ragazzi e dei tecnici, e prendendo spunto dalle loro per migliorarmi.  Un'altra cosa che apprezzo molto dei Cft è l'importanza che si dà all'area psicologica e comunicativa. Credo che lavorare più per principi che per schemi, rappresenti la strada giusta per formare nuovi tecnici e nuovi atleti di alto livello".