La sfida al vertice contro la squadra del Chieti. Una gara molto combattuta, suggellata da un goal. Era una partita perfetta per Miriam Melfi, capitana della squadra under 15 femminile nazionale del Campobasso. Poi, pochi secondi prima del triplice fischio, l’episodio che ha cambiato tutto. Uno scontro di gioco e la rottura del femore, l’incubo peggiore per un calciatore. Miriam negli spogliatoi soffre, il dolore è forte, ma il suo primo pensiero lo esterna al suo allenatore Elio Perrella: “Mister, e ora come faccio? Domani devo partecipare all’allenamento del Centro Federale Territoriale”. Quella frase scalfisce il cuore del suo tecnico che racconta la storia di Miriam ai responsabili del CFT regionale che decidono immediatamente di conferirle la “Green Card” perché la centrocampista rossoblù rappresenta un esempio di coraggio, passione, determinazione ed abnegazione. Una capitana esemplare, dentro e fuori dal campo, sempre pronta ad aiutare le sue compagne in difficoltà. La studentessa dell’Istituto L. Pilla di Campobasso, a distanza di circa tre mesi dal brutto infortunio, è tornata a calcare i campi di gioco, stretta nell’abbraccio delle sue compagne di squadra e dei suoi tecnici. Un recupero record per la talentuosa Miriam che non smette di rincorrere il suo sogno professionistico. Il coraggio e la determinazione sono il messaggio che lei, inconsapevolmente nella sua semplicità, ha lanciato a tutti i ragazzi della sua età: oltre al gioco, alla competizione c’è molto di più.