Friuli Venezia Giulia

Workshop Educativo: Etica & Fair Play

Il Fair Play come atto concreto a favore dei giusti comportamenti dentro e fuori dal campo, ma anche l'etica sportiva da difendere per favorire la giusta competizione; di questo si è parlato al Cft di Casarsa della Delizia

martedì 27 novembre 2018

Workshop Educativo: Etica & Fair Play

Il Fair Play non come concetto astratto, bensì come atto concreto a favore dei giusti comportamenti da osservare dentro e fuori dal campo, ma anche l'etica sportiva da difendere sempre e comunque, al fine da favorire e difendere la giusta competizione, all'interno delle regole. Di questo si è parlato al CFT di Casarsa della Delizia nel corso di "Etica & Fair Play: L’alleanza educativa per uno sport che aiuta il giovane atleta a crescere dentro e fuori dal campo di gioco”, il workshop educativo, previsto dal programma nazionale per i Centri Federali Territoriali, che sarà replicato anche il 17 dicembre a San Giorgio di Nogaro, nell'altra sede del CFT regionale.

E' stata una serata azzeccata, tra esempi, dimostrazioni, video, teorie, ma soprattutto dibattiti, a dimostrazione che il Settore Giovanile e Scolastico del Friuli Venezia Giulia ha fatto davvero centro nell'organizzare l'ennesimo incontro informativo rivolto a chi ha il delicato compito di educare i ragazzi partendo dal non facile e per nulla scontato presupposto che la vera vittoria, il risultato finale a cui ambire, non è quello che decreta la partita in campo, bensì il rispetto di tutte e componenti in gioco. La Psicologa del CFT Giada Franco, in collaborazione  col  Responsabile Tecnico Antonio Borriello, e dell'intero Staff Tecnico del CFT, hanno passato in rassegna tutta una serie di buone norme comportamentali da applicare sia per chi gioca, ma anche per chi assiste sugli spalti, evidenziando anche una serie di incresciosi casi di violenza registrati sui campi dilettanti. In particolare, si è posto l'accento sull'importanza di agevolare tutti quegli insegnamenti atti a responsabilizzare genitori e allenatori, portandoli alla comprensione di quanto il loro comportamento possa essere diseducativo o formativo per i loro ragazzi, a seconda del messaggio che scelgono di dare. Ecco allora che partendo da questo filtro educativo, la furbizia sul campo, intesa come atto sleale, al pari del fenomeno del "tifo contro", dell'autorità contestata all'arbitro e dell'inganno dell'avversario, diventano i veri nemici della cultura sportiva, del rispetto, ma anche il pericolo più ricorrente di restare legati al palo delle solite lamentele prive di costrutto. Invece Fair Play vuol dire anche fare, agire, operare concretamente affinché possa esserci una crescita culturale estendibile dal campo di gioco alla vita. "Invece possiamo fare qualcosa di concreto per educare, perché il fair play è un'opera costruttiva, un fare, non solo una parola"-