Friuli Venezia Giulia

Calcio e inclusione - Conoscere per capire. Capire per intervenire

Strategie e adattamenti per la gestione di bambine/i e ragazze/i con Disturbi del comportamento. Talvolta, la gestione in particolare di giovani atleti con Disturbi da comportamento dirompente o dell’autoregolazione risulta particolarmente problematica, soprattutto in assenza di specifiche abilità educanti

domenica 6 marzo 2022

Calcio e inclusione -  Conoscere per capire. Capire per intervenire

La FIGC Settore Giovanile e Scolastico del Friuli Venezia Giulia, con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e con il patrocinio della Scuola Regionale dello Sport del CONI del Friuli Venezia Giulia, organizza il seguente incontro informativo

CALCIO E INCLUSIONE

Conoscere per capire. I principali Disturbi da comportamento dirompente e dell’autoregolazione: ADHD, DOP, DC.

Capire per intervenire. Strategie e adattamenti per la gestione di bambine/i e ragazze/i con Disturbi del comportamento.

Prof. Daniele Fedeli

Professore Ordinario di Pedagogia Speciale

Università degli Studi di Udine

Lunedì 21 marzo 2022 alle ore 18.15

Sala Riunioni Udine Mercati, p.le Agricoltura n. 16 - Udine

L’incontro è rivolto ad allenatori, dirigenti, istruttori, genitori e a tutti coloro che a vario titolo gravitano attorno al mondo del calcio giovanile

L’INGRESSO È GRATUITO PREVIA ISCRIZIONE

L’ammissione è subordinata alla compilazione della richiesta di partecipazione attraverso il modulo on line accessibile dal seguente link:

 

https://forms.gle/Esg9VTWGFj2ucG3A9

 

La compilazione del modulo on line è richiesta

ENTRO e NON OLTRE il 17 marzo 2022

Saranno ammesse le prime 60 persone che compileranno la richiesta di partecipazione, le quali riceveranno una mail all’indirizzo indicato nel modulo on line a conferma dell’ammissione. Verrà inviata specifica informazione via mail anche alle persone in esubero rispetto le 60 ammissioni.

 

Nel corso degli ultimi anni, in ambito scolastico è diventato centrale il concetto di inclusione, ossia la capacità di progettare contesti e programmi educativi altamente flessibili, in grado di rispondere alle esigenze di qualsiasi allievo, sia a sviluppo tipico sia con bisogni educativi speciali transitori o permanenti. Questi modelli inclusivi si sono rivelati particolarmente utili non solamente per bambini e ragazzi con disturbi o disabilità, ma anche per quelli a sviluppo tipico, che apprendono approcci relazionali maggiormente flessibili e autoconsapevoli. L’ambito sportivo in particolare presenta delle enormi potenzialità educative nel caso di disabilità e/o disturbi del neurosviluppo, in quanto favorisce il potenziamento del senso di autoefficacia e dell’autostima, dell’autoregolazione emotiva e comportamentale e, infine, del repertorio di abilità sociali. Inoltre, alcuni recenti studi hanno approfondito l’impatto della pratica sportiva sullo sviluppo di abilità cognitive sofisticate, come le funzioni esecutive.

Talvolta, la gestione in particolare di giovani atleti con Disturbi da comportamento dirompente o dell’autoregolazione risulta particolarmente problematica, soprattutto in assenza di specifiche abilità educanti: la conseguenza è allora l’abbandono dell’attività sportiva proprio da parte di bambini e ragazzi che ne trarrebbero i maggiori benefici a livello di crescita emotiva e comportamentale.  Per questi motivi, è importante che anche gli addetti ai lavori in ambito sportivo (educatori, istruttori, allenatori, dirigenti, ecc.) possiedano le conoscenze di base relative ai principali Disturbi del comportamento e acquisiscano alcune abilità educanti specificamente rivolte a tali situazioni.

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