Bolzano

La visita di Maurizio Marchesini al CFT di Egna

Il responsabile tecnico nazionale ha incontrato lo staff SGS di Bolzano

venerdì 11 novembre 2022

La visita di Maurizio Marchesini al CFT di Egna

Il Centro Federale Territoriale di Egna ha avuto l’onore ed il piacere di ospitare il Responsabile Tecnico Nazionale, il 48enne Maurizio Marchesini, una delle figure più autorevoli nell’ambito del progetto Evolution Programme, uno dei diversi disegni tecnici del Settore Giovanile Scolastico la cui Area Sviluppo Territoriale è composta anche da Daniela Nardella, Responsabile Organizzativo Nazionale e da un corposo staff nazionale con responsabilità specifiche di area (Performance, Metodologia, Reportistica, CFT/AST, Portieri e Futsal) che coadiuva il Responsabile Tecnico Nazionale nel suo lavoro.
Maurizio Marchesini ha avuto modo di interfacciarsi con il Coordinatore del Settore Giovanile Scolastico di Bolzano, Roberto Cortese. E di vedere all’opera lo staff di tecnici e preparatori alle prese con il folto numero di convocati (50 elementi) alla seduta di allenamento del Cft di Egna.
Abbiamo avuto modo di avvicinarlo ed ecco le impressioni che abbiamo raccolto.
Signor Marchesini, nell’ambito dell’Evolution Programme è buona norma prediligere la qualità o la quantità dello staff tecnico a vostra disposizione? O perfezionare entrambe?
“Sempre prima la qualità – osserva Marchesini -. Ma la qualità umana prima della competenza".
In Italia sono sufficienti gli attuali CFT oppure c’è in serbo un progetto per incrementare il loro numero sul territorio?
“Il progetto CFT è un piccolo germoglio all’interno dell’Evolution Progarmme; Centri federali territoriali, Aree di sviluppo Territoriale, i Club, le modalità di gioco, la formazione dei collaboratori FIGC e di tutto il territorio. Nessuno di questi pezzi di puzzle è significativo da solo. Quindi chiedersi quanti devono essere i CFT in futuro? Lo sapremo investendo e progredendo nello sviluppo. Quello di cui siamo sicuri è che miglioreremo giorno per giorno”.
Qual è l’aspetto nella realtà nazionale che vi ha favorevolmente impressionato di più?
“I bambini e le bambine che praticano questo sport. Sono un fattore dominante e centrale del progetto. Ogni volta che li vediamo giocare rimaniamo stupiti dall’amore che hanno per il calcio ed il gioco”.
La specifica Area Sviluppo Territoriale nella quale Lei presta la sua opera quale opinione si è fatta sullo staff del CFT di Egna.
“La realtà di ogni singolo CFT è specifica territorialmente. La visita che abbiamo fatto al CFT di Egna e a tutto lo staff SGS coordinato in maniera eccellente da Roberto Cortese ci ha colpito per la grande disponibilità al cambiamento che questo progetto porta. Sono sicuro che con il contributo di tutti la strada intrapresa è quella giusta”.
Guardando ai valori individuali, per l’Evolution Programme è più importante prediligere il talento o la passione?
“Non vogliamo credere al talento o preferiamo non crederci. Il talento è un alibi per tutti. Non focalizza l’attenzione sul lavoro. Preferiamo pensare agli ambienti che possiamo creare per permettere al talento (se esistesse) di emergere spontaneamente”.