Si è svolto ieri sera alla Internorm Arena, la casa della Virtus Bolzano, un interessante workshop indetto dalla società bolzanina. Nel rispetto del volume di attività collaterali che è tenuto ad osservare in quanto insignito del titolo di “Sistema di Qualità” (formalmente le ex Scuole Calcio) il team presieduto da Robert Oberrauch ha aperto la sua ospitale sala convegni per dibattere un tema regolamentare molto sentito da tutte le società delle specifiche attività di base: “l’autoarbitraggio ed il dirigente arbitro”.

Per l’occasione, la Virtus Bolzano ha invitato a relazionare sull’argomento proprio il delegato per l’attività di base dell’Sgs per la nostra provincia: Rodolfo Berardo (nella foto). Il quale si è adoperato nel dirimere dubbi e perplessità sulle due tematiche. Sottolineando quanto importanti siano i dettagli celati tra le norme regolamentari. E la loro osservanza.

Le ultime vicende emerse dal torneo provinciale Fair Play Elite, attualmente in corso, hanno messo in luce univoche perplessità esistenti tra i tecnici dei settori giovanili. Non proprio a conoscenza sulla facoltà che la squadra di casa ha - tra le sue possibilità – di poter ricorrere all’autoarbitraggio nelle gare di campionato. Le recenti direttive Uefa puntano ad una decisa innovazione anche dei ruoli. Ad esempio, si parla esplicitamente della funzione ma anche della presentabilità del dirigente arbitro. Che deve essere sia preparato ad affrontare la mansione che adeguatamente riconoscibile durante la stessa. Quindi devono necessariamente essere consoni all’impegno sia le conoscenze del ruolo che l’equipaggiamento.

Il prossimo workshop in presenza in programma all’Internorm Arena cadrà martedì 28 febbraio quando, alla presenza del tecnico Michele Pinto e dello psicologo Andrea Gabbiani – entrambe figure di riferimento del locale Sgs – si dibatterà su “Le relazioni tra tecnico, giovane calciatore e genitore all’interno della società sportiva”.