Progetto Rete: San Severino e Rionero qualificate al turno successivo del torneo
Protagonisti i ragazzi dei progetti SAI di Salandra, San Severino Lucano, Policoro e Rionero in Vulture e gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Pignolalunedì 7 giugno 2021
Una giornata di festa, all’insegna dello sport, ma soprattutto dell’inclusione. Una cinquantina i ragazzi dei centri di accoglienza lucani impegnati sul campo, altrettanti gli studenti sugli spalti, oltre a passanti e curiosi. È il progetto Rete!, promosso dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC che oggi, a Pignola, ha visto disputarsi la tappa regionale della Basilicata.
Autentico modello sul tema dell'integrazione, il progetto Rete! vede il calcio come veicolo sociale, con l'obiettivo di favorire i processi di inclusione e promuovere comportamenti corretti attraverso l'educazione e la formazione.
Il mini torneo organizzato a Pignola ha visto la partecipazione dei ragazzi accolti nei Progetti SPRAR/SIPROIMI (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Salandra, San Severino Lucano, Policoro e Rionero in Vulture. Ad aggiudicarsi la manifestazione è stata la squadra dello SPRAR di San Severino Lucano.
“Ormai da anni il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC porta avanti un lavoro a 360° gradi nella convinzione che investire nello sport vuol dire investire nell’educazione, nella salute e nella cultura dei giovani e della società civile” - ha spiegato il coordinatore FIGC SGS Basilicata, Carlo Ottavio - Il calcio esiste come attività didattica, ma soprattutto come strumento di formazione dei ragazzi e diffusione di valori positivi e comportamenti eticamente corretti”.
Si è trattato del primo evento post-Covid organizzato dalla FIGC SGS Basilicata. Un’iniziativa che rientra nel progetto Rete!, portato avanti in tutta Italia dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC dal 2015, con il coordinamento delle struttura nazionale, la collaborazione dei Coordinamenti Regionali SGS e in condivisione con il Ministero degli Interni e con il supporto dei partner Eni e Puma.
Un format ormai collaudato e diffuso in modo capillare sul territorio, quello del progetto Rete! che ha visto in continuo il numero di partecipanti in sette anni: dai 237 ragazzi e 24 centri SIPROIMI del 2015, si è giunti agli oltre 1300 giovani e 116 strutture d’accoglienza del 2021, con un trend in continua e costante crescita.
Numeri che attestano la validità di un’iniziativa in gradodi promuovere l’accesso a una pratica sportiva qualificata e favorire i processi di inclusione e tesseramento attraverso una forte sinergia con le società sportive del territorio. La Basilicata partecipa con il 90% dei SIPROIMI presenti e con il successo sportivo delle scorso anno che ha visto lo SPRAR di San Severino Lucano accedere alla finale nazionale per la prima volta.