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Gli Yo-Yo nel calcio amatoriale come test validi per analizzare la fitness aerobica nei calciatori

La ricerca è stata condotta dal Laboratorio di Metodologia dell’allenamento insieme ad alcune università europee

lunedì 4 novembre 2019

Gli Yo-Yo nel calcio amatoriale come test validi per analizzare la fitness aerobica nei calciatori

La rinomata rivista scientifica ‘European Journal of Applied Physiology’ ha accettato un articolo sugli Yo-Yo test, in cui viene è stata analizzata una ricerca condotta dal ‘Laboratorio di Metodologia dell’allenamento’ del Settore Tecnico insieme ad alcune università europee.

La ricerca ha preso in esame 90 calciatori di livello amatoriale per studiare tre tipologie di Yo-Yo test:

  • lo Yo-Yo intermittent recovery test (il più popolare nel mondo del calcio);
  • lo Y-Yo intermittent endurance test level 1;
  • lo Yo-Yo intermittent endurance level 2.

L'associazione tra i test considerati e il valore del Massimo Consumo di Ossigeno individuale - prima e dopo un periodo di allenamento di 12 settimane (small-sided games) - è stata valutata per verificare vari livelli di validità: i risultati hanno confermato la validità dei test Yo-Yo nel calcio amatoriale per quel che riguarda la fitness aerobica dei calciatori. I test sono inoltre in grado di valutare i cambiamenti del metabolismo aerobico nel corso della preparazione.

Lo studio nasce dalla collaborazione del ‘Laboratorio di Metodologia dell'Allenamento e Biomeccanica applicata al calcio’ del Settore Tecnico della FIGC con due università europee, l'ISMAI (Maia, Portogallo) e la Southern Denmark University (Odense, Danimarca). Per quel che riguarda questi popolari test da campo - per la valutazione della prestazione aerobica nel calcio – questa ricerca risulta la più complessa analisi della fisiologia condotta fino ad oggi.

 

Il dettaglio dell’articolo accettato

Titolo: Yo-Yo intermittent tests are a valid tool for aerobic fitness assessment in recreational football

Autori: Carlo Castagna1,2, Peter Krustrup3 and Susana Cristina Araújo Póvoas3,4,

Authors’ Affiliations:

1)     Fitness training and biomechanics laboratory, Italian Football Federation (FIGC), Technical Department, Coverciano (Florence), Italy.

2)     University of Rome Tor Vergata, Rome, Italy

3)     Department of Sports Science and Clinical Biomechanics, SDU Sport and Health Sciences Cluster (SHSC), University of Southern Denmark, Odense, Denmark

4)     Research Center in Sports Sciences, Health Sciences and Human Development, CIDESD, University Institute of Maia, ISMAI, Maia, Portugal