Vincenzo Pavone, del Torino Onlus: "Partecipare al Torneo DCPS per noi è il massimo: ci fa sentire importanti"
Il club piemontese ha vinto il Primo Livello nella Finale nazionale del 21 maggio: "A Coverciano un'emozione unica"giovedì 6 luglio 2023
Tutto comincia nel lontano 2010, quando Claudio Girardi fa un viaggio in Svezia e ha modo di verificare come, nel Paese scandinavo, il calcio aperto ai disabili sia già piuttosto diffuso. Girardi torna in Italia e decide di fare il grande passo: fonda, nella sua città, il Torino FD Onlus, di cui è tuttora il presidente. "Avendo lo stesso Claudio problemi di disabilità - ci racconta Vincenzo Pavone, direttore sportivo, nonché giocatore, del club piemontese - è stato per lui naturale provare a replicare quanto aveva visto fare a migliaia di chilometri di distanza".
Inizialmente al club si avvicinano soprattutto atleti affetti da cerebrolesione, e quindi nasce un rapporto (che proseguirà nel tempo) con FISPES, la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. Poi il 'movimento' cresce, si amplia, e apre la strada per l'approdo del Torino Onlus in FIGC, con l'iscrizione al Torneo "Il Calcio è di Tutti". "Per noi - prosegue Pavone - fare parte della DCPS è il massimo: ci sentiamo importanti e, per i nostri calciatori, calcare i campi di Coverciano è stata un'emozione unica".
Il Torino Onlus è stato infatti tra i protagonisti della Finale nazionale che si è svolta, il 20 e il 21 maggio scorsi, proprio nel centro tecnico federale. I granata, allenati da Michele Del Vecchio, si sono aggiudicati il titolo del Primo Livello, battendo ai rigori gli emiliani dell'Accento Coop. Indossano le divise del Torino FC professionistico, con cui sono affiliati: "Il nostro referente - dice Pavone - si chiama Alberto Barile: con lui, e con tutto il club, abbiamo un ottimo rapporto. Oltre a fornirci il materiale tecnico, ci supportano sotto ogni punto di vista".
Dopo la Finale di Coverciano, il Torino ha organizzato, come ogni anno, un torneo amichevole, che ha visto la partecipazione anche di un paio di prestigiosi club esteri: gli olandesi dell'Ajax e i francesi del Metz. "Per la prossima stagione abbiamo in programma di aprire una vera e propria scuola calcio - conclude Pavone - e, in generale, puntiamo ad allargare il nostro raggio d'azione. Personalmente, mi sto 'spostando' sempre di più dal campo alla scrivania. Ho i miei anni, ed è giusto lasciare spazio ai più giovani: anche se un altro lato bello del Torneo DCPS è quello di essere 'inclusivo' anche per quanto riguarda l'età dei giocatori".