C.R. Lazio

Calcio per Tutte le Abilità Un bellissimo gesto di fair play nel match giocato a Roma tra Totti Soccer School e I Giganti

L'autore è stato Giacomo Falanga (Totti SS), che si è fermato a soccorrere un avversario caduto a terra dopo un contrasto

lunedì 13 novembre 2023

Un bellissimo gesto di fair play nel match giocato a Roma tra Totti Soccer School e I Giganti

Il fair play e il rispetto degli altri giocatori (compagni o 'avversari' che siano) sono tra i principi fondanti della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, che da sempre li equipara - quantomeno - ai risultati conseguiti sul campo.

Tanto che, a partire da questa stagione, il fair play è stato appositamente inserito come quarto criterio 'discriminante' in caso di arrivo in classifica a pari punti tra due o più squadre, nel paragrafo 26 ('Formula di svolgimento delle competizioni') delle Disposizioni organizzative della DCPS.

Un bellissimo episodio di fair play si è verificato sabato 11 novembre al Centro Sportivo Tor Tre Teste, dove abitualmente si giocano le partite del Lazio della nostra Competizione nazionale. Nel corso match tra Totti Soccer School e I Giganti tutti i presenti hanno potuto apprezzare il gesto compiuto da Giacomo Falanga, calciatore della Totti SS (la foto in alto è tratta dal sito internet del club capitolino).

Giacomo, con la palla in gioco - senza curarsi del fatto che si stava sviluppando un'azione pericolosa da parte de I Giganti - si è fermato a soccorrere un avversario, che era caduto a terra dopo un contrasto. "Lui è fatto così - ci ha raccontato Valerio Antelmi, allenatore della Totti Soccer School - è gentile e corretto con tutti. Fermarsi ad aiutare il ragazzo che era a terra, per Giacomo, è stato un atto spontaneo, naturale".

La Totti Soccer School è un club storico della DCPS, già dai tempi di 'Quarta Categoria'. "Quando abbiamo iniziato, una quindicina di anni fa - ha aggiunto Antelmi - eravamo in pochi a fare calcio per persone disabili. Oggi il movimento è cresciuto tantissimo: a noi interessa soprattutto che i ragazzi stiano insieme e si divertano. Giacomo ha un disturbo dello spettro autistico e, quando è arrivato da noi, non era neanche tanto attratto dal calcio. Poi, invece, si è appassionato: fa parte della squadra ormai da 7-8 anni".